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Fiorella Infascelli: l’Asinara, Falcone e Borsellino

8 Marzo e dintorni: ultimo appuntamento Mercoledì 22 Marzo con il film Era estate, di Fiorella Infascelli.

Interviene Sofia Ciuffoletti (professoressa di Scienze Giuridiche presso l’Università di Firenze e ricercatrice presso l’associazione Altro Diritto Onlus)

Immaginare Falcone e Borsellino a tre mesi dall’inizio di uno dei più grandi processi del secolo, con l’ordinanza da finire, costretti a non lavorare, costretti all’esilio dentro una casa rossa sul mare all’isola dell’Asinara.

Come avevano reagito? Fuori dal turbinio delle scorte, delle sirene, lontano da Palermo, dove vivevano ormai blindati da anni, loro e le loro famiglie, in quel luogo così diverso: cosa provavano?  Quali le loro fantasie? Le angosce? Le emozioni?

Da qui nasce l’idea di Fiorella Infascelli: il suo film, Era d’estate, racconta e inventa l’intimità di due uomini che facevano lo stesso lavoro ma che non avevano mai fatto una vacanza insieme, ed è invece così che la regista li racconta. Paolo e Giovanni che raccolgono i ricci e intanto parlano della morte, Paolo che recita la Divina Commedia, le liti, i conflitti, le freddure di Giovanni, le cene sul mare, le paure, e le notti svegli in attesa di notizie.

Unendo frammenti veri e inventando una quotidianità sconosciuta, è nata la sceneggiatura, poi sono arrivate le riprese, proprio nella foresteria dove i due giudici avevano trascorso la loro estate, davanti al mare di quell’isola misteriosa e arcaica

Ed è stato per me quasi immediato capire che volevo fare un film semplice, quasi geometrico– racconta la regista. Riprendere tutto in modo molto naturale. E mentre giravo ho sempre avvertito in tutti un senso di responsabilità, un grande affetto, e un sentimento di grande mancanza.

Mercoledì 22 Marzo ore 19

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