L'”immigrato” a Roma Abel Ferrara registra l’integrazione possibile e il potenziale creativo della diversità.
Nel centro di Roma, la storica piazza ottocentesca di stile umbertino, cuore pulsante del rione Esquilino, in cui già Vittorio De Sica ambientò una delle più incantevoli sequenze di Ladri di biciclette (1948), oggi si divide tra bellezza e degrado. L’occhio del regista newyorkese Abel Ferrara si posa sul fascino del suo antico splendore, che oggi ospita un microcosmo di etnie e classi sociali delle più varie, dai divi del cinema ai clochard, e sulle sue contraddizioni, sintesi amplificata di una realtà nazionale ancora irrisolta. Un videodiario d’autore che è diventato un documentario, Piazza Vittorio offre una rappresentazione viva di un’umanità sospesa tra accoglienza, paura, integrazione, difficoltà e rifiuto attraverso immagini, volti e storie del passato e del presente.
Abel Ferrara intervista gli abitanti del quartiere di Piazza Vittorio a Roma, una zona soprannominata ‘Chinatown’. Tra i tanti anche Willem Defoe che vive lì.
Sulla scia di Napoli Napoli Napoli e Pasolini, Ferrara prova a raccontare delle realtà socioculturali distanti da quelle in cui si è formato. Nato nel Bronx da genitori immigrati dalla provincia di Sarno, qui si dichiara egli stesso come “immigrato” alle persone che intervista. Il suo sguardo conserva come sempre l’empatia con gli ultimi della Terra, con il nonsense delirante di chi in strada ha la sua unica possibilità di redenzione e anche la curiosità e l’affinità del dropout privo di pregiudizi. (MyMovies.it)
REGIA: Abel Ferrara
PAESE: Italia
ANNO: 2017
DURATA: 82 min
DISTRIBUZIONE: Mariposa Cinematografica
INGRESSO: Intero 6€ / ridotto 5€
v. in italiano