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Il linguaggio audiovisivo contemporaneo

IL LINGUAGGIO AUDIOVISIVO CONTEMPORANEO 

Un breve ciclo di microlezioni con le quali affronteremo un discorso sull’immagine nel cinema contemporaneo: dalla grammatica basilare alle nuove forme di interrelazione e ibridazione tra media diversi (videogioco videoclip, videoarte etc.). Obiettivo: rendere gli spettatori consapevoli della varietà e complessità del linguaggio audiovisivo oggi.

I video di questa rubrica saranno pubblicati sui nostri canali social con cadenza periodica e successivamente raccolti in questa pagina.

EP.1 – ELIA SULEIMAN

La prima lezione è dedicata al cinema di Elia Suleiman e al suo “Il tempo che ci rimane”. Poche scene per comprendere l’arte di uno dei registi più importanti del panorama contemporaneo.

https://www.facebook.com/CinemaLaCompagnia/videos/651699728737623/


EP. 2 LÁSZLÓ NEMES

Secondo appuntamento con il cinema contemporaneo, questa volta per parlare di un grande classico tra le tecniche cinematografiche: il piano sequenza. Partendo da Renoir, passando per Orson Welles, fino ad arrivare agli ultimi candidati agli oscar, il piano sequenza resta uno degli espedienti più amati per trasmettere uno sguardo soggettivo sul mondo. Un regista che lo ha fatto suo ed ha imparato ad usarlo in modo particolarmente efficace è il giovane ungherese László Nemes. Scopriamo come nel suo pluripremiato film di debutto, “Il figlio di Saul” (2015).

https://www.facebook.com/CinemaLaCompagnia/videos/2536465596569572/


EP.3 – L’HORROR CONTEMPORANEO

Questa volta ci dedichiamo non ad un singolo regista ma ad un intero genere (horror) e alla sua declinazione secondo l’occhio dei registi contemporanei Ari Aster, Jordan Peele, Mati Diop e Julia Ducournau. Da “Hereditary” a “Midsommar”, da “Get Out” a “Us” e poi ancora “Atlantics” e “Raw”. Insomma, luci accese e godetevi questo viaggio!

https://www.facebook.com/CinemaLaCompagnia/videos/163774084895982/

EP.3 – JAFAR PANAHI

Una puntata monografica su un regista che ha subito il confinamento ben prima dell’emergenza Covid-19, per ragioni politiche.  Dopo Elia Suleiman torniamo in medioriente, in Iran, per parlare di Jafar Panahi. Autore militante, senza compromessi, ciò che racconta sembra importargli più della sua stessa vita.

https://www.facebook.com/CinemaLaCompagnia/videos/534764727434620

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