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14 Giugno 2023

Lo spazio inquieto

In arrivo a La Compagnia, per un’unica proiezione in programma mercoledì 14, un doc sull’arte e la vita di Franco Angeli, importante artista del ‘900 e “collega” di Mario Schifano e Tano Festa.

Lo spazio inquieto, il film documentario dedicato all’opera e alla vita di Franco Angeli, uno dei più incisivi protagonisti della pittura e delle arti della seconda metà del novecento italiano (e non solo). Il film, diretto dal nipote – omonimo – dell’artista, prodotto da Luce Cinecittà, si avvale di materiali inediti, film, foto e opere figurative e audiovisive, e le testimonianze preziose di amici e familiari, che regalano una visuale intima, non didascalica, rivelatoria, di un artista che ha fatto un uso iconico, folgorante di simboli e luoghi dell’immaginario collettivo. L’Arte, il cinema sperimentale, gli amici Mario Schifano e Tano Festa, la sua città Roma, il conflittuale rapporto con il PCI, sono tutti temi che appaiono nel doc. Un racconto personale affidato a chi ha conosciuto bene Franco Angeli: il fratello Otello, la figlia Maria, la moglie Livia, l’amico Marco Bellocchio e critici e storici dell’arte.

NOTE DI REGIA
Lo spazio inquieto, nasce dall’esigenza, dalla voglia egoista e del tutto personale, di avvicinarmi a mio zio Franco per conoscere e capire ciò che non avevo capito 40 anni fa. L’infanzia, per esempio, di cui non parlava mai, ma che prende forma nei tanti appunti, a dimostrazione di quanto sia stata determinante nelle sue scelte future. La figura della madre o il rapporto con i fratelli, con Festa, con Schifano. Due linee di narrazione che procedono parallelamente. Da un lato lo sguardo critico sulle sue opere, esposto con lucidità e semplicità da Laura Cherubini, Luca Massimo Barbero e Bruno di Marino, dall’altro il racconto personale e particolare della sua vita, del suo lavoro quotidiano, dei suoi affetti, affidato alle voci della famiglia: a partire da Otello, il fratello ritrovato, alla moglie Livia Lancellotti, alla figlia Maria; o quelle degli amici come Mario Carbone, Marco Bellocchio, Giosetta Fioroni. E le poesie, gli appunti, i testi che ci ha lasciato. A volte battuti a macchina, altre volte scritti a mano, in un inconfondibile stampatello, conservati presso l’Archivio Franco Angeli, tracce intime di pensieri privati. La voce di Franco, che aveva sempre un tono ironico e dissacratorio, e che ho voluto consegnare a quella femminile di Livia Bonifazi perché non si confondesse il falso col vero. Ma le due linee di racconto, in realtà, non possono essere disgiunte, perché Franco era il suo lavoro: Franco non faceva il pittore, era un pittore, era un artista.” (Franco Angeli, regista)


REGIA: Franco Angeli
PAESE: Italia
ANNO: 2021
DURATA: 69 minuti
LINGUA: v.o. ita

INGRESSO: Biglietto unico a 3.50€ (grazie all’iniziativa Cinema in Festa)


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MERCOLEDÌ 14 GIUGNO, ORE 19.00