Kasia Smutniak esordisce alla regia con un film che è allo stesso tempo diario intimo e denuncia. Proiezione in anteprima toscana alla presenza della regista, all’interno del 44° Festival di Cinema e Donne.
Ad aprire la 44esima edizione del Festival di Cinema e Donne, in programma a La Compagnia dal 24 al 26 novembre, sarà MUR il primo film da regista dell’attrice polacca Kasia Smutniak che incontrerà il pubblico in sala in occasione dell’anteprima toscana del film (venerdì 24 novembre, ore 21.00). Il titolo sarà in programmazione fino a mercoledì 6 dicembre.
La regista racconta le migliaia di profughi bloccati alla frontiera tra Bielorussia e Polonia, suo paese di origine.
La Polonia e tutti i paesi dell’est hanno una storia difficile e segnata dal sangue, io sento di farne parte. (K. Smutniak)
Marzo 2022, da pochi giorni la Russia ha invaso l’Ucraina e l’intera Europa si è mobilitata per dare asilo ai rifugiati. Il Paese che si è distinto per tempestività e generosità è stata la Polonia, lo stesso Paese che ha appena iniziato la costruzione del muro più costoso d’Europa per impedire l’entrata di altri rifugiati. Una striscia di terra che corre lungo tutto il confine bielorusso, chiamata zona rossa, impedisce a chiunque di avvicinarsi e vedere la costruzione del Muro, il protagonista della storia raccontata in questo film.
Il percorso, un incerto e rischioso viaggio nella zona rossa dove l’accesso non è consentito ai media, inizia davanti a un muro e davanti a un altro muro finisce. Grazie all’aiuto di attivisti locali e con una leggerissima attrezzatura tecnica, la regista raggiunge il confine e filma ciò che non si vuole raccontare. Il primo muro respinge i migranti che arrivano da terre lontane attraversando il bosco più antico d’Europa, una frontiera impenetrabile in un mare di alberi. Puszcza Białowieża, così si chiama quel bosco, che, proprio come il mare, è un elemento nuovo per le migliaia di persone che tentano il viaggio. Il secondo, quello di fronte alla finestra di casa dei nonni a Łódź, dove la regista giocava da bambina, è il muro del cimitero ebraico del ghetto di Litzmannstadt. Cercando di riconciliarsi con il proprio passato, Kasia Smutniak torna a casa con una forte consapevolezza: l’accoglienza non deve fare distinzioni, chiunque sia in pericolo va soccorso, un continente che si definisca democratico non innalza muri.
VENERDì 24 NOVEMBRE – Proiezione alla presenza della regista Kasia Smutniak
REGIA: Kasia Smutniak
PAESE: Italia
ANNO: 2023
DURATA: 107 min
DISTRIBUITO DA: Istituto Luce e Fandango
v.o. italiano e polacco con sottotitoli in italiano
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto
