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Festival dei Popoli al via con la prima italiana di “Everything Will Change”

Il festival di cinema documentario inaugura con un film distopico sul futuro dell’ambiente, da cui è tratto il manifesto di questa edizione

La prima nazionale del film “Everything will change” di Marten Persiel, documentario distopico sul futuro dell’ambiente, prodotto dalla Wim Wenders Grant of Film, inaugura la 63a edizione del Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario, sabato 5 novembre alle 21 al cinema La Compagnia

Protagonista dell’immagine nel manifesto dell’edizione 2022 del festival e nome di punta della sezione Habitat, dedicata al futuro dell’ambiente, Everything Will Change del regista tedesco Marten Persiel è un film che spiazza e stupisce, che unisce realtà e finzione. Prodotto dalla Wim Wenders Grant of Film e distribuito in Italia da Cloud 9, il film ci porta in un distopico 2054: tre giovani anticonformisti intraprendono un viaggio tra le memorie naturali e la loro bellezza oggi dispersa, sperando di scoprire cosa è successo al loro pianeta. La risposta sta nel passato e quando trovano la chiave in un decennio – il 2020 – in cui un futuro colorato era ancora possibile, tutto cambia. In questo insolito road movie, la finzione incontra la realtà scientifica per esplorare la questione più urgente del nostro tempo: l’estinzione della fauna selvatica. Il futuro sta a noi sceglierlo e al film partecipano anche i pareri di validi scienziati ed esperti autori – tra cui lo stesso Wenders. 

Le proiezioni del primo giorno, sabato 5 novembre, si svolgono tutte al cinema La Compagnia. Si inizia con la sezione Let the music play!, con Rewind & Play di Alain Gomis (ore 15): un ritratto di Thelonious Monk, che mostra la sensibilità del grande pianista jazz, innovatore e geniale nella musica, in contrasto con il rigido schematismo delle esigenze televisive. Si prosegue con Il valore della donna è il suo silenzio di Gertrud Pinkus (ore 16), una storia che arriva dall’archivio del festival (per la sezione Diamonds are forever), ironica e malinconica, di un’emigrante del Sud Italia nella Germania degli anni Settanta. Prima della cerimonia di apertura, spazio ai film Doc Highlights, con Happy Pills di Robert Arnaud e Paolo Woods (ore 18.30): un viaggio attraverso sei paesi e personaggi diversi in un mondo in cui la chimica è la risposta definitiva alla ricerca del benessere umano. Dagli antidepressivi agli oppioidi o ai farmaci stimolanti, il film mette in discussione la nostra società dei consumi e il cosiddetto Eldorado della felicità prescritta.

La rassegna si terrà fino al 13 novembre anche nei cinema Stensen, Spazio Alfieri e Institut Français e in altri luoghi della città: MAD – Murate Art District, 25 Hours Hotel, VideoLibrary Mediateca Regionale Toscana e a Prato al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci.

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