“Il cinema mente, lo sport no”. Con questa massima di Jean-Luc Godard ci immergiamo nel Roland Garros dei primi anni ‘80, con il numero uno del mondo del tennis: John McEnroe. Un film didattico girato in 16mm rivela i ‘problemi di convivenza’ tra, da una parte, un campione perfezionista e, dall’altra, arbitri perfettibili, un pubblico avido di spettacolo e una troupe cinematografica che ha deciso di catturare ogni mossa dell’irascibile tennista americano.
Alla presenza di Ubaldo Scannagatta (“Ubitennis”)