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‘La trasferta’: il volto umano dei migranti, nel corto di Marta Innocenti

Marta Innocenti è una giovanissima regista toscana indipendente e fotografa freelance. Nel 2017, con il supporto del finanziamento CALL della Regione Toscana, gira il suo primo documentario, auto-prodotto, La trasferta, un cortometraggio di 23” che racconta i pensieri, le paure, i punti di vista di un gruppo di migranti che attualmente vivono in Italia.

Il documentario indaga i nuovi ‘vicini di casa’, non come fenomeno sociale, ma come esseri umani, per arrivare alla conclusione che, di fronte alle angosce più profonde, siamo tutti uguali.

L’atto di filmare è per me smarrimento. Provo sgomento nell’avvicinarmi ai miei personaggi, tanto che nella prima fase di riprese molto spesso non riesco neanche a tirare fuori la cinepresa. Non per insicurezza, ma per rispetto. Rispetto per chi ancora non conosci, per coloro che andrai ad indagare nel profondo. Non puoi entrare nell’intimo di una persona senza il suo permesso. Filmare è amore per la vita, ma è anche dolore.”

La regista decide di utilizzare una metafora calcistica, quella della trasferta, per descrivere lo status di chi si trova ad affrontare una nuova vita in un paese straniero e allo stesso tempo per valorizzare il fattore unificante del gioco del calcio, lo sport più seguito e amato al mondo. Nel documentario, una liberatoria partita di calcio finale, sembra essere il preludio di una vita migliore in Italia, per il gruppo di migranti intervistati.

La Trasferta sarà presentato al Cinema La Compagnia Mercoledì 31 Maggio alle ore 21.00

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