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Margarethe von Trotta: “il mio cinema racconta le battaglie delle donne”

Si è tenuto domenica 6 novembre, all’Istituto Tedesco di Firenze, nel programma del Festival Internazionale di Cinema e Donne in corso in questi giorni alla 50 Giorni fino al 9 novembre, un incontro con la regista tedesca Margarethe von Trotta. Al centro dell’incontro il suo cinema di donna, per le donne e il tema della sorellanza.

Un tema che emerge più volte nei suoi film, a cominciare dall’opera del 1979, Sorelle, equilibrio della felicità, e poi in Anni di piombo, film che le è valso il Leone d’Oro al Festival di Venezia nel 1981, ispirato vicenda delle sorelle Esslin, una delle quali fu una terrorista della banda Baader-Meinhof, passando per Paura e amore, ispirato alla Tre sorelle cecoviane, fino al suo ultimo film Il mondo perduto, del 2015, presentato in anteprima al festival di Cinema e Donne.

Tema della sorellanza che si accompagna ai grandi ritratti, che la von Trotta ha realizzato, di donne che hanno fatto la storia, come Rosa Luxemburg, raccontata nel film Rosa L, del 1986, e Annah Arendt, film uscito in Italia nel 2014, incentrato sulla giornalista e storica ebreo-tedesca che, ispirandosi al processo di Adolf Eichmann, coniò il concetto di “banalità del banale” riferendosi agli orrori del nazismo.

“Nel mio cinema racconto delle grandi donne della storia, ma anche della vita delle donne comuni e delle loro continue battaglie quotidciane per l’affermazione nella società”, ha dichiarato la regista nel corso dell’incontro.

 

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