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Gennaio 2021
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LE DONNE E LA SCIENZA - UN RICORDO DI ENRICA CALABRESI

Talk sulla condizione delle donne scienziate nella prima metà del 900

Il giornalista e scrittore Paolo Ciampi intervista Elena Canadelli (docente di Storia della Scienza all'Università di Padova) e Simonetta Soldani (già docente di Storia Contemporanea all'Università di Firenze)


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LE DONNE E LA SCIENZA - UN RICORDO DI ENRICA CALABRESI

Una donna poco più di un nome

di Ornella Grassi (Italia, 2019, 90')

Enrica Calabresi è una scienziata ebrea che si laurea giovanissima e lavora prima alla Specola e poi all’università di agraria di Pisa. Tra le sue allieve anche Margherita Hack che la ricorda nella sua autobiografia. Ma ci sono due guerre a mettersi in mezzo: la prima dove perde il fidanzato e la seconda con le leggi razziali: sbattuta fuori dall’università, insegnerà alla scuola ebraica di via Farini.

 


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GIORNO DELLA MEMORIA 2021

Il figlio di Saul

di László Nemes (Ungheria, 2015 – 107’ v.o. sub ita)

Protagonista del film è Saul Ausländer (Géza Röhrig), membro dei Sonderkommando di Auschwitz, i gruppi di ebrei costretti dai nazisti ad assisterli nello sterminio degli altri prigionieri. Mentre lavora in uno dei forni crematori, Saul scopre il cadavere di un ragazzo in cui crede di riconoscere suo figlio. Tenterà allora l’impossibile: salvare le spoglie e trovare un rabbino per seppellirlo. Ma per farlo dovrà voltare le spalle ai propri compagni e ai loro piani di ribellione e di fuga.


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GIORNO DELLA MEMORIA 2021

Süss l’ebreo

di Veit Harlan (Germania, 1940 – 98’ v.o. sub ita)

Il film racconta la storia di un tranquillo paese tedesco nel quale un ebreo di nome Süss (“dolce”) cerca con trame e inganni di dominare i suoi concittadini germanici. La pellicola è stata definita “uno dei più celebri film di propaganda antisemita prodotti nella Germania nazista”.


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GIORNO DELLA MEMORIA 2021

Quello che conta

di Sofia Vettori (Italia, 2020, 20’)

Cortometraggio sul bombardamento di Firenzuola, un film che racconta la storia della famiglia della giovane regista ma che ben presto diventa una riflessione su quello che veramente conta nella vita, e una presa di coscienza sulla fortuna, che diamo per scontata, che abbiamo a vivere in un Paese in pace. Proiettato all’ultimo Festival Internazionale di Cinema e Donne.


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GIORNO DELLA MEMORIA 2021

Il discorso di Mussolini a Trieste 1938

1938, Italia, 3’

Recuperato presso un privato dall’Archivio Nazionale del Cinema della Resistenza di Torino e successivamente restaurato in collaborazione con il Luce, rappresenta la prima, e unica, testimonianza filmata in cui sentiamo Mussolini annunciare esplicitamente che per mantenere il “prestigio dell’impero” serve “una chiara, severa coscienza razziale che stabilisca non soltanto delle differenze, ma delle superiorità nettissime”.


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GIORNO DELLA MEMORIA 2021

You only die twice

di Yair Lev (Israele/Austria, 2018 – 92’ v.o. sub ita)

Un regista israeliano si mette alla ricerca dell’uomo che, durante la seconda guerra mondiale, ha rubato l’identità di suo nonno, passando una vita a negare la propria. Un viaggio ricco di suspense alla scoperta di un uomo che visse con una famiglia legata alle SS e divenne presidente di una comunità ebraica per inganno, che porta lo spettatore a fare incontri estremamente intensi tra discendenti di ebrei e nazisti. Per concludersi con una straordinaria storia d’amore.


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GIORNO DELLA MEMORIA 2021

I bambini di Rue Saint-Maur 209

di Ruth Zylberman (Francia, 2018, 101’ v.o. sub ita)

Ruth Zylberman ha scelto un edificio parigino di cui non sapeva nulla, il 209 di Rue Saint-Maur. Per diversi anni ha indagato con l’obiettivo di ritrovare i vecchi inquilini del palazzo, per poter ricostruire la storia di quella che era stata una piccola comunità ebrea durante l’occupazione nazista. Ha ritrovato alcuni degli ex abitanti del 209 nelle periferie di Parigi, a Melbourne, New York e Tel Aviv e ha filmato i loro racconti.


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GIORNO DELLA MEMORIA 2021

La primavera di Christine

di Mirjam Unger (2016, Austria – 100’ v.o. sub ita)

Vienna 1945: la polveriera della Guerra e l’occupazione dell’Armata Rossa osservati dallo sguardo innocente di Christine, una bambina di nove anni. Christine non sa cosa significhi vivere in tempo di pace, così come i bambini europei di oggi non conoscono gli orrori della guerra. In una città bombardata, senza soldi, Christine e la sua famiglia si trasferiscono in una vecchia villa alla periferia di Vienna. Adesso hanno un tetto sulla testa, ma niente di più. Dopo la resa dell’esercito tedesco, i soldati russi hanno in mano la città e i viennesi sono in preda al terrore. Tutti, tranne Christine.


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GIORNO DELLA MEMORIA 2021

A German Life

di C. Krönes, O. S.Müller, R. Schrotthofer, F. Weigensamer (Austria, 2017 – 107’ v.o. sub ita)

Brunhilde Pomsel, 105 anni, è l’unica persona ancora in vita ad essere stata molto vicina ad uno dei peggiori criminali della storia. È stata la segretaria e stenografa del Ministro della Propaganda nazista Joseph Goebbels e la sua vita rispecchia le maggiori rotture storiche del XX secolo. Oggi molte persone credono che i pericoli del fascismo siano stati superati: Brunhilde Pomsel chiarisce che non è assolutamente così.


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LE DONNE E LA SCIENZA - UN RICORDO DI ENRICA CALABRESI

Talk sulla condizione delle donne scienziate nella prima metà del 900

Il giornalista e scrittore Paolo Ciampi intervista Elena Canadelli (docente di Storia della Scienza all'Università di Padova) e Simonetta Soldani (già docente di Storia Contemporanea all'Università di Firenze)


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Una donna poco più di un nome

di Ornella Grassi (Italia, 2019, 90')

Enrica Calabresi è una scienziata ebrea che si laurea giovanissima e lavora prima alla Specola e poi all’università di agraria di Pisa. Tra le sue allieve anche Margherita Hack che la ricorda nella sua autobiografia. Ma ci sono due guerre a mettersi in mezzo: la prima dove perde il fidanzato e la seconda con le leggi razziali: sbattuta fuori dall’università, insegnerà alla scuola ebraica di via Farini.

 


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GIORNO DELLA MEMORIA 2021

Il figlio di Saul

di László Nemes (Ungheria, 2015 – 107’ v.o. sub ita)

Protagonista del film è Saul Ausländer (Géza Röhrig), membro dei Sonderkommando di Auschwitz, i gruppi di ebrei costretti dai nazisti ad assisterli nello sterminio degli altri prigionieri. Mentre lavora in uno dei forni crematori, Saul scopre il cadavere di un ragazzo in cui crede di riconoscere suo figlio. Tenterà allora l’impossibile: salvare le spoglie e trovare un rabbino per seppellirlo. Ma per farlo dovrà voltare le spalle ai propri compagni e ai loro piani di ribellione e di fuga.


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Süss l’ebreo

di Veit Harlan (Germania, 1940 – 98’ v.o. sub ita)

Il film racconta la storia di un tranquillo paese tedesco nel quale un ebreo di nome Süss (“dolce”) cerca con trame e inganni di dominare i suoi concittadini germanici. La pellicola è stata definita “uno dei più celebri film di propaganda antisemita prodotti nella Germania nazista”.


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Quello che conta

di Sofia Vettori (Italia, 2020, 20’)

Cortometraggio sul bombardamento di Firenzuola, un film che racconta la storia della famiglia della giovane regista ma che ben presto diventa una riflessione su quello che veramente conta nella vita, e una presa di coscienza sulla fortuna, che diamo per scontata, che abbiamo a vivere in un Paese in pace. Proiettato all’ultimo Festival Internazionale di Cinema e Donne.


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Il discorso di Mussolini a Trieste 1938

1938, Italia, 3’

Recuperato presso un privato dall’Archivio Nazionale del Cinema della Resistenza di Torino e successivamente restaurato in collaborazione con il Luce, rappresenta la prima, e unica, testimonianza filmata in cui sentiamo Mussolini annunciare esplicitamente che per mantenere il “prestigio dell’impero” serve “una chiara, severa coscienza razziale che stabilisca non soltanto delle differenze, ma delle superiorità nettissime”.


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You only die twice

di Yair Lev (Israele/Austria, 2018 – 92’ v.o. sub ita)

Un regista israeliano si mette alla ricerca dell’uomo che, durante la seconda guerra mondiale, ha rubato l’identità di suo nonno, passando una vita a negare la propria. Un viaggio ricco di suspense alla scoperta di un uomo che visse con una famiglia legata alle SS e divenne presidente di una comunità ebraica per inganno, che porta lo spettatore a fare incontri estremamente intensi tra discendenti di ebrei e nazisti. Per concludersi con una straordinaria storia d’amore.


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I bambini di Rue Saint-Maur 209

di Ruth Zylberman (Francia, 2018, 101’ v.o. sub ita)

Ruth Zylberman ha scelto un edificio parigino di cui non sapeva nulla, il 209 di Rue Saint-Maur. Per diversi anni ha indagato con l’obiettivo di ritrovare i vecchi inquilini del palazzo, per poter ricostruire la storia di quella che era stata una piccola comunità ebrea durante l’occupazione nazista. Ha ritrovato alcuni degli ex abitanti del 209 nelle periferie di Parigi, a Melbourne, New York e Tel Aviv e ha filmato i loro racconti.


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La primavera di Christine

di Mirjam Unger (2016, Austria – 100’ v.o. sub ita)

Vienna 1945: la polveriera della Guerra e l’occupazione dell’Armata Rossa osservati dallo sguardo innocente di Christine, una bambina di nove anni. Christine non sa cosa significhi vivere in tempo di pace, così come i bambini europei di oggi non conoscono gli orrori della guerra. In una città bombardata, senza soldi, Christine e la sua famiglia si trasferiscono in una vecchia villa alla periferia di Vienna. Adesso hanno un tetto sulla testa, ma niente di più. Dopo la resa dell’esercito tedesco, i soldati russi hanno in mano la città e i viennesi sono in preda al terrore. Tutti, tranne Christine.


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A German Life

di C. Krönes, O. S.Müller, R. Schrotthofer, F. Weigensamer (Austria, 2017 – 107’ v.o. sub ita)

Brunhilde Pomsel, 105 anni, è l’unica persona ancora in vita ad essere stata molto vicina ad uno dei peggiori criminali della storia. È stata la segretaria e stenografa del Ministro della Propaganda nazista Joseph Goebbels e la sua vita rispecchia le maggiori rotture storiche del XX secolo. Oggi molte persone credono che i pericoli del fascismo siano stati superati: Brunhilde Pomsel chiarisce che non è assolutamente così.


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Una donna poco più di un nome

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Enrica Calabresi è una scienziata ebrea che si laurea giovanissima e lavora prima alla Specola e poi all’università di agraria di Pisa. Tra le sue allieve anche Margherita Hack che la ricorda nella sua autobiografia. Ma ci sono due guerre a mettersi in mezzo: la prima dove perde il fidanzato e la seconda con le leggi razziali: sbattuta fuori dall’università, insegnerà alla scuola ebraica di via Farini.

 


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Il figlio di Saul

di László Nemes (Ungheria, 2015 – 107’ v.o. sub ita)

Protagonista del film è Saul Ausländer (Géza Röhrig), membro dei Sonderkommando di Auschwitz, i gruppi di ebrei costretti dai nazisti ad assisterli nello sterminio degli altri prigionieri. Mentre lavora in uno dei forni crematori, Saul scopre il cadavere di un ragazzo in cui crede di riconoscere suo figlio. Tenterà allora l’impossibile: salvare le spoglie e trovare un rabbino per seppellirlo. Ma per farlo dovrà voltare le spalle ai propri compagni e ai loro piani di ribellione e di fuga.


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di Veit Harlan (Germania, 1940 – 98’ v.o. sub ita)

Il film racconta la storia di un tranquillo paese tedesco nel quale un ebreo di nome Süss (“dolce”) cerca con trame e inganni di dominare i suoi concittadini germanici. La pellicola è stata definita “uno dei più celebri film di propaganda antisemita prodotti nella Germania nazista”.


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Cortometraggio sul bombardamento di Firenzuola, un film che racconta la storia della famiglia della giovane regista ma che ben presto diventa una riflessione su quello che veramente conta nella vita, e una presa di coscienza sulla fortuna, che diamo per scontata, che abbiamo a vivere in un Paese in pace. Proiettato all’ultimo Festival Internazionale di Cinema e Donne.


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Il discorso di Mussolini a Trieste 1938

1938, Italia, 3’

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Un regista israeliano si mette alla ricerca dell’uomo che, durante la seconda guerra mondiale, ha rubato l’identità di suo nonno, passando una vita a negare la propria. Un viaggio ricco di suspense alla scoperta di un uomo che visse con una famiglia legata alle SS e divenne presidente di una comunità ebraica per inganno, che porta lo spettatore a fare incontri estremamente intensi tra discendenti di ebrei e nazisti. Per concludersi con una straordinaria storia d’amore.


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Vienna 1945: la polveriera della Guerra e l’occupazione dell’Armata Rossa osservati dallo sguardo innocente di Christine, una bambina di nove anni. Christine non sa cosa significhi vivere in tempo di pace, così come i bambini europei di oggi non conoscono gli orrori della guerra. In una città bombardata, senza soldi, Christine e la sua famiglia si trasferiscono in una vecchia villa alla periferia di Vienna. Adesso hanno un tetto sulla testa, ma niente di più. Dopo la resa dell’esercito tedesco, i soldati russi hanno in mano la città e i viennesi sono in preda al terrore. Tutti, tranne Christine.


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Il figlio di Saul

di László Nemes (Ungheria, 2015 – 107’ v.o. sub ita)

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di Veit Harlan (Germania, 1940 – 98’ v.o. sub ita)

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Il discorso di Mussolini a Trieste 1938

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Recuperato presso un privato dall’Archivio Nazionale del Cinema della Resistenza di Torino e successivamente restaurato in collaborazione con il Luce, rappresenta la prima, e unica, testimonianza filmata in cui sentiamo Mussolini annunciare esplicitamente che per mantenere il “prestigio dell’impero” serve “una chiara, severa coscienza razziale che stabilisca non soltanto delle differenze, ma delle superiorità nettissime”.


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Vienna 1945: la polveriera della Guerra e l’occupazione dell’Armata Rossa osservati dallo sguardo innocente di Christine, una bambina di nove anni. Christine non sa cosa significhi vivere in tempo di pace, così come i bambini europei di oggi non conoscono gli orrori della guerra. In una città bombardata, senza soldi, Christine e la sua famiglia si trasferiscono in una vecchia villa alla periferia di Vienna. Adesso hanno un tetto sulla testa, ma niente di più. Dopo la resa dell’esercito tedesco, i soldati russi hanno in mano la città e i viennesi sono in preda al terrore. Tutti, tranne Christine.


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Brunhilde Pomsel, 105 anni, è l’unica persona ancora in vita ad essere stata molto vicina ad uno dei peggiori criminali della storia. È stata la segretaria e stenografa del Ministro della Propaganda nazista Joseph Goebbels e la sua vita rispecchia le maggiori rotture storiche del XX secolo. Oggi molte persone credono che i pericoli del fascismo siano stati superati: Brunhilde Pomsel chiarisce che non è assolutamente così.


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Il figlio di Saul

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Il discorso di Mussolini a Trieste 1938

1938, Italia, 3’

Recuperato presso un privato dall’Archivio Nazionale del Cinema della Resistenza di Torino e successivamente restaurato in collaborazione con il Luce, rappresenta la prima, e unica, testimonianza filmata in cui sentiamo Mussolini annunciare esplicitamente che per mantenere il “prestigio dell’impero” serve “una chiara, severa coscienza razziale che stabilisca non soltanto delle differenze, ma delle superiorità nettissime”.


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Ruth Zylberman ha scelto un edificio parigino di cui non sapeva nulla, il 209 di Rue Saint-Maur. Per diversi anni ha indagato con l’obiettivo di ritrovare i vecchi inquilini del palazzo, per poter ricostruire la storia di quella che era stata una piccola comunità ebrea durante l’occupazione nazista. Ha ritrovato alcuni degli ex abitanti del 209 nelle periferie di Parigi, a Melbourne, New York e Tel Aviv e ha filmato i loro racconti.


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di Mirjam Unger (2016, Austria – 100’ v.o. sub ita)

Vienna 1945: la polveriera della Guerra e l’occupazione dell’Armata Rossa osservati dallo sguardo innocente di Christine, una bambina di nove anni. Christine non sa cosa significhi vivere in tempo di pace, così come i bambini europei di oggi non conoscono gli orrori della guerra. In una città bombardata, senza soldi, Christine e la sua famiglia si trasferiscono in una vecchia villa alla periferia di Vienna. Adesso hanno un tetto sulla testa, ma niente di più. Dopo la resa dell’esercito tedesco, i soldati russi hanno in mano la città e i viennesi sono in preda al terrore. Tutti, tranne Christine.


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Brunhilde Pomsel, 105 anni, è l’unica persona ancora in vita ad essere stata molto vicina ad uno dei peggiori criminali della storia. È stata la segretaria e stenografa del Ministro della Propaganda nazista Joseph Goebbels e la sua vita rispecchia le maggiori rotture storiche del XX secolo. Oggi molte persone credono che i pericoli del fascismo siano stati superati: Brunhilde Pomsel chiarisce che non è assolutamente così.


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Il figlio di Saul

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Quello che conta

di Sofia Vettori (Italia, 2020, 20’)

Cortometraggio sul bombardamento di Firenzuola, un film che racconta la storia della famiglia della giovane regista ma che ben presto diventa una riflessione su quello che veramente conta nella vita, e una presa di coscienza sulla fortuna, che diamo per scontata, che abbiamo a vivere in un Paese in pace. Proiettato all’ultimo Festival Internazionale di Cinema e Donne.


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GIORNO DELLA MEMORIA 2021

Il discorso di Mussolini a Trieste 1938

1938, Italia, 3’

Recuperato presso un privato dall’Archivio Nazionale del Cinema della Resistenza di Torino e successivamente restaurato in collaborazione con il Luce, rappresenta la prima, e unica, testimonianza filmata in cui sentiamo Mussolini annunciare esplicitamente che per mantenere il “prestigio dell’impero” serve “una chiara, severa coscienza razziale che stabilisca non soltanto delle differenze, ma delle superiorità nettissime”.


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GIORNO DELLA MEMORIA 2021

You only die twice

di Yair Lev (Israele/Austria, 2018 – 92’ v.o. sub ita)

Un regista israeliano si mette alla ricerca dell’uomo che, durante la seconda guerra mondiale, ha rubato l’identità di suo nonno, passando una vita a negare la propria. Un viaggio ricco di suspense alla scoperta di un uomo che visse con una famiglia legata alle SS e divenne presidente di una comunità ebraica per inganno, che porta lo spettatore a fare incontri estremamente intensi tra discendenti di ebrei e nazisti. Per concludersi con una straordinaria storia d’amore.


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GIORNO DELLA MEMORIA 2021

I bambini di Rue Saint-Maur 209

di Ruth Zylberman (Francia, 2018, 101’ v.o. sub ita)

Ruth Zylberman ha scelto un edificio parigino di cui non sapeva nulla, il 209 di Rue Saint-Maur. Per diversi anni ha indagato con l’obiettivo di ritrovare i vecchi inquilini del palazzo, per poter ricostruire la storia di quella che era stata una piccola comunità ebrea durante l’occupazione nazista. Ha ritrovato alcuni degli ex abitanti del 209 nelle periferie di Parigi, a Melbourne, New York e Tel Aviv e ha filmato i loro racconti.


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GIORNO DELLA MEMORIA 2021

La primavera di Christine

di Mirjam Unger (2016, Austria – 100’ v.o. sub ita)

Vienna 1945: la polveriera della Guerra e l’occupazione dell’Armata Rossa osservati dallo sguardo innocente di Christine, una bambina di nove anni. Christine non sa cosa significhi vivere in tempo di pace, così come i bambini europei di oggi non conoscono gli orrori della guerra. In una città bombardata, senza soldi, Christine e la sua famiglia si trasferiscono in una vecchia villa alla periferia di Vienna. Adesso hanno un tetto sulla testa, ma niente di più. Dopo la resa dell’esercito tedesco, i soldati russi hanno in mano la città e i viennesi sono in preda al terrore. Tutti, tranne Christine.


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GIORNO DELLA MEMORIA 2021

A German Life

di C. Krönes, O. S.Müller, R. Schrotthofer, F. Weigensamer (Austria, 2017 – 107’ v.o. sub ita)

Brunhilde Pomsel, 105 anni, è l’unica persona ancora in vita ad essere stata molto vicina ad uno dei peggiori criminali della storia. È stata la segretaria e stenografa del Ministro della Propaganda nazista Joseph Goebbels e la sua vita rispecchia le maggiori rotture storiche del XX secolo. Oggi molte persone credono che i pericoli del fascismo siano stati superati: Brunhilde Pomsel chiarisce che non è assolutamente così.


Proiezioni in streaming su

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GIORNO DELLA MEMORIA 2021

Il figlio di Saul

di László Nemes (Ungheria, 2015 – 107’ v.o. sub ita)

Protagonista del film è Saul Ausländer (Géza Röhrig), membro dei Sonderkommando di Auschwitz, i gruppi di ebrei costretti dai nazisti ad assisterli nello sterminio degli altri prigionieri. Mentre lavora in uno dei forni crematori, Saul scopre il cadavere di un ragazzo in cui crede di riconoscere suo figlio. Tenterà allora l’impossibile: salvare le spoglie e trovare un rabbino per seppellirlo. Ma per farlo dovrà voltare le spalle ai propri compagni e ai loro piani di ribellione e di fuga.


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GIORNO DELLA MEMORIA 2021

Süss l’ebreo

di Veit Harlan (Germania, 1940 – 98’ v.o. sub ita)

Il film racconta la storia di un tranquillo paese tedesco nel quale un ebreo di nome Süss (“dolce”) cerca con trame e inganni di dominare i suoi concittadini germanici. La pellicola è stata definita “uno dei più celebri film di propaganda antisemita prodotti nella Germania nazista”.


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Quello che conta

di Sofia Vettori (Italia, 2020, 20’)

Cortometraggio sul bombardamento di Firenzuola, un film che racconta la storia della famiglia della giovane regista ma che ben presto diventa una riflessione su quello che veramente conta nella vita, e una presa di coscienza sulla fortuna, che diamo per scontata, che abbiamo a vivere in un Paese in pace. Proiettato all’ultimo Festival Internazionale di Cinema e Donne.


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Il discorso di Mussolini a Trieste 1938

1938, Italia, 3’

Recuperato presso un privato dall’Archivio Nazionale del Cinema della Resistenza di Torino e successivamente restaurato in collaborazione con il Luce, rappresenta la prima, e unica, testimonianza filmata in cui sentiamo Mussolini annunciare esplicitamente che per mantenere il “prestigio dell’impero” serve “una chiara, severa coscienza razziale che stabilisca non soltanto delle differenze, ma delle superiorità nettissime”.


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You only die twice

di Yair Lev (Israele/Austria, 2018 – 92’ v.o. sub ita)

Un regista israeliano si mette alla ricerca dell’uomo che, durante la seconda guerra mondiale, ha rubato l’identità di suo nonno, passando una vita a negare la propria. Un viaggio ricco di suspense alla scoperta di un uomo che visse con una famiglia legata alle SS e divenne presidente di una comunità ebraica per inganno, che porta lo spettatore a fare incontri estremamente intensi tra discendenti di ebrei e nazisti. Per concludersi con una straordinaria storia d’amore.


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I bambini di Rue Saint-Maur 209

di Ruth Zylberman (Francia, 2018, 101’ v.o. sub ita)

Ruth Zylberman ha scelto un edificio parigino di cui non sapeva nulla, il 209 di Rue Saint-Maur. Per diversi anni ha indagato con l’obiettivo di ritrovare i vecchi inquilini del palazzo, per poter ricostruire la storia di quella che era stata una piccola comunità ebrea durante l’occupazione nazista. Ha ritrovato alcuni degli ex abitanti del 209 nelle periferie di Parigi, a Melbourne, New York e Tel Aviv e ha filmato i loro racconti.


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La primavera di Christine

di Mirjam Unger (2016, Austria – 100’ v.o. sub ita)

Vienna 1945: la polveriera della Guerra e l’occupazione dell’Armata Rossa osservati dallo sguardo innocente di Christine, una bambina di nove anni. Christine non sa cosa significhi vivere in tempo di pace, così come i bambini europei di oggi non conoscono gli orrori della guerra. In una città bombardata, senza soldi, Christine e la sua famiglia si trasferiscono in una vecchia villa alla periferia di Vienna. Adesso hanno un tetto sulla testa, ma niente di più. Dopo la resa dell’esercito tedesco, i soldati russi hanno in mano la città e i viennesi sono in preda al terrore. Tutti, tranne Christine.