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Ottobre 2025
  • sabato

    11/10/2025

  • domenica

    12/10/2025

  • lunedì

    13/10/2025

  • martedì

    14/10/2025

  • mercoledì

    15/10/2025

  • giovedì

    16/10/2025

  • venerdì

    17/10/2025


15:00
PROGRAMMAZIONE

Peeping Tom – L’occhio che uccide – restaurato in 4k

di Michael Powell, 1960, Regno Unito, 103' - v.o. sot. ita

INGRESSO: 6€ intero/5€ ridotto

Vittima fin da bambino dei bizzarri esperimenti del padre – scienziato ossessionato dagli effetti della paura sul sistema nervoso – Mark è un giovane timido e riservato. Di giorno lavora come cine-operatore in una casa di produzione londinese; di notte coltiva il suo terrificante hobby: uccidere donne e riprendere la loro agonia.
Accolto all’uscita da unanimi e virulente stroncature e accuse di violenza morbosa, è oggi considerato un capolavoro visionario. Lo si può godere in tanti modi: come trappola del vedere e dell’essere visti; come esercizio di humour sardonico; come grande storia d’amore tragica; come metafora del voyeurismo del cinema.


17:00
PROGRAMMAZIONE

Peeping Tom – L’occhio che uccide – restaurato in 4k

di Michael Powell, 1960, Regno Unito, 103' - v.o. sot. ita

INGRESSO: 6€ intero/5€ ridotto

Vittima fin da bambino dei bizzarri esperimenti del padre – scienziato ossessionato dagli effetti della paura sul sistema nervoso – Mark è un giovane timido e riservato. Di giorno lavora come cine-operatore in una casa di produzione londinese; di notte coltiva il suo terrificante hobby: uccidere donne e riprendere la loro agonia.
Accolto all’uscita da unanimi e virulente stroncature e accuse di violenza morbosa, è oggi considerato un capolavoro visionario. Lo si può godere in tanti modi: come trappola del vedere e dell’essere visti; come esercizio di humour sardonico; come grande storia d’amore tragica; come metafora del voyeurismo del cinema.


19:00
PROGRAMMAZIONE

Peeping Tom – L’occhio che uccide – restaurato in 4k

di Michael Powell, 1960, Regno Unito, 103' - v.o. sot. ita

INGRESSO: 6€ intero/5€ ridotto

Vittima fin da bambino dei bizzarri esperimenti del padre – scienziato ossessionato dagli effetti della paura sul sistema nervoso – Mark è un giovane timido e riservato. Di giorno lavora come cine-operatore in una casa di produzione londinese; di notte coltiva il suo terrificante hobby: uccidere donne e riprendere la loro agonia.
Accolto all’uscita da unanimi e virulente stroncature e accuse di violenza morbosa, è oggi considerato un capolavoro visionario. Lo si può godere in tanti modi: come trappola del vedere e dell’essere visti; come esercizio di humour sardonico; come grande storia d’amore tragica; come metafora del voyeurismo del cinema.


21:00
ORSON WELLES – INGANNI, SOGNI INCOMPIUTI E RIVOLUZIONI DELLO SCHERMO

La signora di Shanghai

di Orson Welles, 1947, USA, 87′ – v.o. sott. italiano

Ingresso: 6€ intero / 5€ ridotto

Il giovane Michael O’Hara incontra la bella Elsa a Central Park, dove la salva dall’agguato di tre teppisti. Quando il giovane le rivela di essere un marinaio, lei lo vuole a bordo del suo yacht. Insieme al marito, estremamente ricco ma molto più vecchio, sono appena arrivati da Shanghai e hanno intenzione di raggiungere San Francisco attraverso il canale di Panama. Michael accetta il lavoro nella speranza di poter intrecciare una relazione con la donna.


A seguire
66° FESTIVAL DEI POPOLI

With Hasan in Gaza

di Kamal Aljafari, Germania, Palestina, Francia e Qatar, 2025, 106'- v.o. sott. ita

INGRESSO: €8 intero / €6 ridotto

Gaza, 2001: una videocamera MiniDV, un viaggio e una ricerca. Kamal Aljafari ritorna ai nastri, girati più di 20 anni fa, poi dimenticati, con l’intento di tracciare una cartografia dell’invisibile, un atlante di ciò che la guerra e il genocidio hanno cancellato. “Sono andato a Gaza 24 anni fa. Questo è il mio primo film, che non ho mai fatto”, dice il regista. In With Hasan in Gaza, ogni inquadratura diventa un documento involontario; ogni voce, una vita che sfugge all’archiviazione. Accompagnato da Hasan, ex compagno di prigione di suo padre, attraversa strade, case, volti ormai scomparsi. Non è un film sull’assenza, ma sulla persistenza: la capacità delle immagini di resistere al tempo, alla distruzione, all’oblio. Gaza non è solo teatro di guerra, ma luogo di una quotidianità interrotta. Senza commenti o pathos, Aljafari lascia che sia lo sguardo a parlare: uno sguardo che custodisce, senza spiegare. Un cinema di memoria viva, che ci richiede una profonda responsabilità e presa di parola.

Alla presenza del regista


17:00
PROGRAMMAZIONE

Peeping Tom – L’occhio che uccide – restaurato in 4k

di Michael Powell, 1960, Regno Unito, 103' - v.o. sot. ita

INGRESSO: 6€ intero/5€ ridotto

Vittima fin da bambino dei bizzarri esperimenti del padre – scienziato ossessionato dagli effetti della paura sul sistema nervoso – Mark è un giovane timido e riservato. Di giorno lavora come cine-operatore in una casa di produzione londinese; di notte coltiva il suo terrificante hobby: uccidere donne e riprendere la loro agonia.
Accolto all’uscita da unanimi e virulente stroncature e accuse di violenza morbosa, è oggi considerato un capolavoro visionario. Lo si può godere in tanti modi: come trappola del vedere e dell’essere visti; come esercizio di humour sardonico; come grande storia d’amore tragica; come metafora del voyeurismo del cinema.


19:00
EVENTO SPECIALE

San Damiano

di Gregorio Sassoli, Alejandro Cifuentes, 2024, Italia, 86' - v.o. ita

INGRESSO: €6 intero / €5 ridotto

In occasione della Giornata Mondiale delle Persone Senza Fissa Dimora e della Salute Mentale, torna in più di 40 sale il documentario senza filtri che ci immerge nel microcosmo che fingiamo di non vedere.

Damiano (35 anni), fuggito dall’ospedale psichiatrico di Breslavia, in Polonia, è arrivato a Roma alla ricerca di una nuova vita e, senza un soldo in tasca, si è immerso nel brulicante mondo della capitale. Rifiutandosi di vivere come un senzatetto, conquista la torre più alta delle mura aureliane che sovrastano il degrado della stazione Termini. In fuga dai fantasmi del passato, si immerge come un guerriero nella violenza della giungla urbana, ma quando canta svela il suo lato più fragile.

A seguire ci sarà una diretta streaming che vedrà protagoniste diverse voci del mondo dello spettacolo, della cultura, del volontariato.


21:00
PROGRAMMAZIONE

Peeping Tom – L’occhio che uccide – restaurato in 4k

di Michael Powell, 1960, Regno Unito, 103' - v.o. sot. ita

INGRESSO: 6€ intero/5€ ridotto

Vittima fin da bambino dei bizzarri esperimenti del padre – scienziato ossessionato dagli effetti della paura sul sistema nervoso – Mark è un giovane timido e riservato. Di giorno lavora come cine-operatore in una casa di produzione londinese; di notte coltiva il suo terrificante hobby: uccidere donne e riprendere la loro agonia.
Accolto all’uscita da unanimi e virulente stroncature e accuse di violenza morbosa, è oggi considerato un capolavoro visionario. Lo si può godere in tanti modi: come trappola del vedere e dell’essere visti; come esercizio di humour sardonico; come grande storia d’amore tragica; come metafora del voyeurismo del cinema.


21:00
FANHUA CHINESE FILM FESTIVAL 2025

The Sun Rises on Us All

di Cai Shangjun, 2025, Cina, 131’ - v.o. cinese - sottotitoli: italiano

INGRESSO€7 intero / €6 ridotto under 30, over 65 / €5 ridotto convenzioni

Un melodramma popolare che racconta la Cina degli ultimi. Meiyun è una commerciante d'abiti che vive con un uomo più giovane di lei. Quando il marito Baoshu ricompare dopo sette anni di prigione, le ferite di un passato oscuro si riaprono. Mentre lui cerca redenzione e lei perdono, i due si ritrovano in un ultimo, straziante abbraccio. Presentato in Concorso alla Mostra di Venezia 2025, The Sun Rises on Us All è valso a Xin Zhilei la Coppa Volpi per la Miglior Interpretazione Femminile.


18:30
FANHUA CHINESE FILM FESTIVAL 2025

The Botanist

di Jing Yi, 2024, Cina, 96’ - v.o. cinese, kazaka - sottotitoli: italiano

INGRESSO€5 intero

In un remoto villaggio di montagna dello Xinjiang, il giovane Arsin, un ragazzo kazako solitario, trova conforto nella silenziosa compagnia delle piante. L’incontro con Meiyu, una ragazza cinese Han dal carattere libero e imprevedibile, sconvolge la sua calma quotidianità: la sua vitalità gli ricorda quella di un fiore raro, quasi irreale.
Sensibile e delicata, l'opera prima di Jing Yi ha conquistato il Gran Premio della sezione Generation Kplus alla 75ª Berlinale.


21:00
FANHUA CHINESE FILM FESTIVAL 2025

Hippopotami

di Lin Jianjie, 2025, Cina, 13’ - v.o. cinese - sottotitoli: italiano

INGRESSO€7 intero / €6 ridotto under 30, over 65 / €5 ridotto convenzioni (in combinazione con il film successivo)

Nella periferia di una città del nord della Cina in rapido processo di urbanizzazione, una ragazza eccentrica, desiderosa di vedere gli animali allo zoo, intraprende un viaggio che cambierà per sempre il suo modo di vedere la vita.


A seguire
FANHUA CHINESE FILM FESTIVAL 2025

Brief History of a Family

di Lin Jianjie, 2024, Cina, 99’ - v.o. cinese - sottotitoli: italiano

INGRESSO€7 intero / €6 ridotto under 30, over 65 / €5 ridotto convenzioni (in combinazione con il cortometraggio precedente)

Dopo un incidente al liceo, l’estroverso Wei e il compagno Shuo, proveniente da una famiglia difficile, instaurano un legame misterioso. Invitato spesso a casa di Wei, Shuo scopre crepe dietro la facciata perfetta della famiglia: segreti malcelati, desideri repressi e silenzi rivelatori. Selezionato al Sundance e alla Berlinale 2024, l'intrigante debutto di Lin Jianjie propone un'analisi sociale e psicologica che pare una variazione contemporanea di Teorema di Pier Paolo Pasolini.


18:30
FANHUA CHINESE FILM FESTIVAL 2025

Living The Land

di Huo Meng, 2025, Cina, 135’ - v.o. cinese - sottotitoli: italiano

INGRESSO€5 intero

Ambientato nel 1991, mentre la Cina vive rapidi cambiamenti socio-economici, Living the Land racconta il conflitto tra tradizione e modernità attraverso lo sguardo di Chuang un ragazzino di dieci anni la cui famiglia rimane nel villaggio natale a vivere seguendo i cicli dell'agricoltura, nonostante molti altri partano per la città. Rigorosa e poetica, l'opera seconda di Huo Meng ha conquistato l’Orso d’Argento per la Miglior Regia al Festival di Berlino 2025.


21:00
FANHUA CHINESE FILM FESTIVAL 2025

Big World

di Yang Lina, 2024, Cina, 131' - v.o. mandarino regionale - sottotitoli: italiano

INGRESSO€7 intero / €6 ridotto under 30, over 65 / €5 ridotto convenzioni

Dall'acclamata regista Yang Lina un delicato e coinvolgente racconto di emancipazione contro tutte le avversità. Chunhe è un giovane affetto da paralisi cerebrale (interpretato dalla star internazionale Jackson Yee) che, incoraggiato da una nonna eccentrica ed energica, supera molteplici difficoltà per per realizzare i propri sogni. Con sguardo empatico e lucido, la regista propone un racconto di grande rilevanza umana e sociale.


10:30
MIDDLE EAST NOW 2025

REAL SCREEN [3° edizione]

Selezione di film documentario work-in-progress

INGRESSO LIBERO

Presentazione di 5 progetti di film documentario work-in-progress (WIP) provenienti da Algeria, Marocco, Siria, Turchia e Asia sud-Occidentale, alla presenza dei registi e produttori, che nell’occasione potranno interagire col pubblico e con una serie di professionisti per avere feedback sui loro progetti. Una giuria assegna il REAL SCREEN AWARD, contributo allo sviluppo del progetto più promettente. Un’occasione unica per il pubblico del festival di partecipare all’anteprima assoluta di storie uniche che diventeranno un film.

Hana, Algeria and Me

di Assia Tamerdjent, WIP, Francia, Algeria, 2025, 8’

Hana, Algeria and Me è la storia del ricongiungimento di due sorelle che l'Algeria ha fatto nascere e che poi ha separato.

 

Ashes

di Daham Alasaad, WIP, Siria, Francia, Germania, 2025, 9’

A Parigi, Berlino e Damasco, i sopravvissuti alla guerra siriana ricercano i criminali di guerra nascosti in Europa, per consegnarli alla giustizia. Poi accade l’inimmaginabile: la caduta del regime di Assad. Pace e giustizia sono finalmente alla portata dei siriani?

 

My Aunties

di Hazal Hanquet, WIP, Turchia, 2025, 9’

La quarantennale storia di amore e amicizia tra Aslı e Ayşın raccontata attraverso gli occhi di Hazal, cresciuta considerando entrambe le donne come sue zie. Ripercorrendo il loro percorso queer a Istanbul, Hazal scopre una storia di resilienza, amore e silenziosa ribellione in una società che cercava di tenerle nascoste.

 

Truth Hides So Well

di Jabrane Lakhssassi, WIP, Marocco, 2025, 8’

Un giovane alla ricerca di guarigione affronta la solitudine e il dubbio, che lo conducono a una storia d'amore inaspettata che lui crede essere un miracolo. Sarà reale o solo un miraggio?

Confidential Project from Southwest Asia

WIP, 10’, 2025

Potente viaggio intergenerazionale, in cui attiviste femministe dell'Asia sud-occidentale rivendicano le proprie narrazioni, collegando passato e presente per sfidare l'oppressione e riscrivere la storia della resistenza.

 

Programma delle proiezioni tutte alla presenza dei registi


15:00
MIDDLE EAST NOW 2025

Do You Love Me

di Lana Daher, Libano, Germania e Francia, 2025, 75’ - v.o. inglese, arabo, francese - sottotitoli: inglese, italiano

INGRESSO€5 intero

Una lettera d’amore a Beirut. Un viaggio giocoso e intimo nella memoria audiovisiva del Libano, che abbraccia settant’anni di film, programmi televisivi, home video e fotografie, e che esplora la psiche collettiva di un paese attraversato da gioia e intimità, lutti e distruzione. Attraverso gli occhi della gente, di filmmaker e artisti, il film rielabora una storia frammentaria in un paese privo di un archivio nazionale, e celebra l’espressione creativa come un modo per resistere, rinnovarsi e preservare la memoria.


16:15
MIDDLE EAST NOW 2025

NON ESISTE UN TITOLO ADATTO

Selezione di cortometraggi

INGRESSO€5 intero

Una riflessione, attraverso quattro film, sullo stato di devastazione e desolazione che lascia la guerra. Introduce la giornalista Laura Silvia Battaglia, in conversazione con il regista palestinese Mohammed Majdalawi e con il regista libanese Ghassan Salhab sul suo ultimo film NO TITLE.

Le Monde

di Mohammed Bakri, Palestina, 2025, 6’

L’ultimo lavoro del famoso regista e attore palestinese Mohammed Bakri, l’autore di “Jenin... Jenin”.

 

Mashed Potatoes

di Suha Araj, Stati Uniti, 2024, 13’ - v.o. inglese - sottotitoli: inglese, italiano

Mentre preparano una cena in occasione del Friendsgiving, una coppia araba discute sui meriti del giornalista americano Thomas Friedman a partire dagli attacchi dell'11 settembre fino a  oggi. Con gli attori Cynthia Samuel Bakri e Adam Bakri.

Anteprima italiana alla presenza della regista

 

One Day I Will Hug You

di Mohamed Fares Al Majdalawi, Palestina, Svezia, Qatar, 2025, 18’ - v.o. arabo, norvegese - sottotitoli: inglese, italiano

Quando il padre palestinese Abou Yousef parte per Gaza dopo aver vissuto per dieci anni in Norvegia, sua figlia Mai inizia ad affrontare il distacco emotivo causato dai vent'anni di prigionia del padre in Israele.

Anteprima italiana alla presenza del regista

 

No Title

di Ghassan Salhab, Libano, 2025, 42’ - v.o. arabo - sottotitoli: inglese, italiano

“I disastri rovinano tutto, mentre lasciano tutto com'è”, ha scritto Maurice Blanchot. Dai quartieri meridionali di Beirut al Libano del sud, un'auto si fa strada attraverso il paese devastato. Non esiste un titolo per tanta desolazione, come sostiene il grande regista libanese Ghassan Salhab.

Anteprima italiana alla presenza del regista


18:00
MIDDLE EAST NOW 2025

The Last Ambassador

di Natalie Halla, Austria, 2025, 77’ - v.o. dari, inglese - sottotitoli: inglese, italiano

INGRESSO€5 intero

"La pace non è l'assenza di guerra, ma la presenza della giustizia”. Questo il motto di Manizha Bakhtari, ambasciatrice afghana a Vienna che, in seguito alla presa di potere dei Talebani, si è ritrovata a rappresentare un paese privo di un governo riconosciuto a livello internazionale. Nonostante l'isolamento finanziario e logistico, Bakhtari sfida il regime e continua a battersi per i diritti delle donne e delle ragazze afghane. Con il programma “Figlie” promuove l'istruzione clandestina delle giovani del suo Paese e guida la resistenza politica contro i Talebani, diventando una delle più importanti portavoce internazionali delle donne dell'Afghanistan.

Anteprima italiana alla presenza della regista Natalie Halla  


19:30
MIDDLE EAST NOW 2025

Ingredienti di identità: incontro con lo chef palestinese Sami Tamimi

[IL PUNTO DELLE 19:30] Talk

INGRESSO LIBERO

Chef palestinese, co-animatore dei celebri ristoranti londinesi Ottolenghi, la sua cucina è un atto di identità e resilienza. Tamimi presenta il suo nuovo libro Boustany. A Celebration of Vegetables from My Palestine, in dialogo con Silvia Chiarantini e Fidaa I A Abuhamdiya (autrici di “Pop Palestine. Viaggio nella cuicina popolare palestinese).


20:45
MIDDLE EAST NOW 2025

Lybian Death Squad

di Mohammad Maamoun, Libia, 2025, 14’ - v.o. arabo, inglese, tedesco - sottotitoli: inglese, italiano

INGRESSO€7 intero / €5 ridotto (in combinazione con il film successivo)

Spesso oscurato dal nazismo di Hitler, il fascismo di Mussolini riemerge in Libyan Death Squad. Dopo aver massacrato i libici, Mussolini manipola i libici facendogli credere che il loro vero nemico sia l'Etiopia, spingendoli a combattere a fianco dei loro oppressori. Attraverso rari filmati d'archivio e un sorprendente simbolismo, il film riporta alla luce la storia sepolta della dominazione della Libia, esponendo le trappole infinite del fascismo per riscrivere la memoria e schiavizzare le nazioni.

 


A seguire
MIDDLE EAST NOW 2025

My Father and Qaddafi

di Jihan K, Stati Uniti e Libia, 2025, 88’ - v.o. inglese, arabo, francese - sottotitoli: inglese, italiano

INGRESSO€7 intero / €5 ridotto (in combinazione con il cortometraggio precedente)

In My Father and Qaddafi, la regista Jihan K ricostruisce la figura di un padre che ricorda a malapena: Mansur Rashid Kikhia era un avvocato per i diritti umani, ministro degli Esteri della Libia e ambasciatore presso le Nazioni Unite. Dopo aver prestato servizio nel regime sempre più brutale di Gheddafi, ha abbandonato il governo ed è diventato un leader dell'opposizione pacifica. Per molti, Kikhia è stato una stella nascente che avrebbe potuto sostituire Gheddafi, ma nel 1993 è scomparso dal suo hotel in Egitto. La madre della regista, Baha Al Omary, lo ha cercato per diciannove anni, con l’obiettivo di ritrovare il corpo. La ricerca della verità da parte di Jihan si trasforma in una curiosità più profonda, avvicinandola sia al padre, sia alla sua identità libica.

Alla presenza della regista Jihan K 


22:45
MIDDLE EAST NOW 2025

RIVERBOOM

di Claude Baechtold, Svizzera, 2023, 96' - v.o francese, inglese, pashtu, sottotitoli: italiano

INGRESSO€7 intero / €5 ridotto

L’odissea selvaggia di tre giovani giornalisti di guerra - Claude Baechtold, Paolo Woods, Serge Michel - nel caos dell’Afghanistan poco dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. Serge, un giornalista stacanovista, Paolo, un fotografo tanto gioviale quanto ignaro, e Claude, un tipografo svizzero con un malato senso di prudenza. Un road-movie emozionante, una tragicommedia documentaristica piena di umorismo e autoironia.

Alla presenza del regista e dei protagonisti


11:00
MIDDLE EAST NOW 2025

Gaza immaginata, Gaza immaginaria, la Gaza che immaginiamo

Talk finale

INGRESSO LIBERO

Una tavola rotonda che parte dalla drammatica realtà della Striscia di Gaza, dove da due anni è in corso un genocidio, esplorando possibili visioni di un territorio un tempo vitale, ora ridotto a terra di nessuno. Un'occasione per riflettere su memoria, futuro e prospettive, con giornalisti, storici e urbanisti che vivono, studiano e lavorano in quei luoghi. Con Maria Chiara Rioli, storica; Chicco Elia, giornalista; Alessandra Annoni, giurista; Rawad Choubassi, urbanista; Loay Elbasyouni astrofisico e astronomo (in collegamento), Anna Di Giusto (autrice di “La Nona Candela” - Carmignani Editrice), Guy (attivista pacifista israeliano). Modera Laura Silvia Battaglia.


15:30
MIDDLE EAST NOW 2025

Les Miennes

di Samira El Mouzghibati, Marocco, Belgio e Francia, 80’ - v.o. arabo - sottotitoli: inglese, italiano

INGRESSO€5 intero

E’ la storia personale della regista Samira, la più giovane di cinque sorelle, consapevole dell'eredità oscura che queste portano con sé, legata a un tragico incidente tenuto nascosto. Decide di riunire la famiglia per un incontro eccezionale, con una macchina da presa alla mano e con la speranza di aiutarsi a vicenda senza dover passare attraverso uno psicologo o un Imam. La madre però rimane in silenzio, incapace di aprirsi. È solo quando Samira arriva nel suo villaggio natale che la madre rivela i suoi segreti più nascosti, i suoi rimpianti e la forza che ha dovuto trovare per andare avanti. È in quel momento che emerge il profondo legame che le unisce, segnato da un amore contrastato e da un rifiuto che ha segnato il loro cammino.

Anteprima alla presenza della regista Samira El Mouzghibati

 


17:00
MIDDLE EAST NOW 2025

IL RUOLO DELLA TURCHIA IN UN MEDIO ORIENTE A PEZZI

Selezione di cortometraggi

INGRESSO€5 intero

Happiness

di Fırat Yücel, Paesi Bassi e Turchia, 2025, 18’ - v.o inglese, olandese, turco, arabo, serbo – sottotitoli: inglese, italiano

I disturbi del sonno sono onnipresenti al giorno d'oggi. Questo diario digitale racconta le notti insonni di un gruppo di attivisti e immigrati ad Amsterdam, assorbiti dai genocidi e dalle atrocità trasmessi in tempo reale. Sono alla ricerca di soluzioni per ridurre il tempo trascorso davanti allo schermo. Ma poi un'ansia particolare prende il sopravvento: cosa succederà nel mondo mentre sono offline?

Anteprima italiana alla presenza del regista

 

Seen Unseen: An Anthology of (Auto)Censorship

di Fırat Yücel, Erhan Örs, Sibil Çekmen, Serra Akcan, Nadir Sönmez, Hakan Bozyurt, Can Memiş e Belit Sağ, Paesi Bassi e Turchia, 2024, 66’ - v.o. turco, curdo, inglese - sottotitoli: inglese, italiano

In un momento in cui la censura in Turchia sta diventando sempre più severa, artisti e registi si ritrovano sempre più spesso a dover tacere. Questa raccolta di film del collettivo di registi Altyazı Fasikül: Free Cinema, esteticamente eclettica e politicamente audace, sottolinea la necessità di essere critici in tempi di censura e repressione. Riflessioni sulle proteste di Gezi Park, celebrazioni di luoghi dedicati a incontri occasionali, critiche al sistema penitenziario e l'esumazione delle tracce del genocidio armeno: una miriade di storie sull'attuale panorama politico della Turchia potrebbero e dovrebbero essere raccontate da registi impegnati in modo critico.

Anteprima italiana alla presenza dei registi


18:30
MIDDLE EAST NOW 2025

50 Meters

di Yomna Khattab, Egitto, Danimarca eArabia Saudati, 2025, 72’ - v.o. arabo - sottotitoli: inglese, italiano

INGRESSO€5 intero

Siamo al Cairo, in una piscina di cinquanta metri di una squadra di acquagym composta da uomini ultrasettantenni. Yomna, regista esordiente, lotta per realizzare il suo primo film. Decide di puntare la telecamera sul padre distante, e usare gli elementi del film per avvicinarlo. Attraverso la scrittura di scene di finzione e la stesura di voci fuori campo, riesce a rompere il guscio del padre e a condividere con lui i suoi interrogativi esistenziali. Mostrando finalmente la sua vulnerabilità, Yomna riesce a riconciliarsi con il padre e con se stessa, andando avanti nelle sue scelte di vita. Documentario intenso e coinvolgente, vincitore del NEXT:WAVE Award al festival CPH:DOX di Copenhagen.

Anteprima Italiana alla presenza della regista Yomna Khattab


20:00
MIDDLE EAST NOW 2025

The Horse of Jenin

performance teatrale solista scritta e interpretata dall'attore e comico palestinese Alaa Shehada - v.o. inglese sott. italiano

INGRESSO€ 10 UNICO (in combinazione con la cerimonia di chiusura)

Per la prima volta in Italia arriva a Middle East Now la performance teatrale solista scritta e interpretata dall’attore e comico palestinese Alaa Shehada, che ha spopolato al festival di Edimburgo e sta raccogliendo consensi in tutta Europa. THE HORSE OF JENIN racconta una storia universale, quella di un bambino che cresce a Jenin e che come ogni bambino al mondo desidera soprattutto giocare e divertirsi. Il cavallo è un simbolo arabo di libertà e ricorre spesso nella vita di Alaa. Nella sua città natale, in Palestina, c’è una statua di un cavallo alta 5 metri, realizzata con i detriti di ambulanze, auto e case bombardate che vuole rappresentare la resistenza e la resilienza. È l’orgoglio di Jenin. Quando un bulldozer israeliano la ruba, Alaa si chiede: che fine ha fatto il cavallo? È stato arrestato? È stato interrogato? E ha raccontato i segreti di Alaa? Una straordinaria storia sulla resilienza che l’immaginazione porta con sé.


21:00
MIDDLE EAST NOW 2025

Cerimonia di chiusura

Cerimonia di chiusura di Middle East Now 2025

INGRESSO€7 intero / €5 ridotto (in combinazione con il film successivo)

Premiazioni:

“Middle East Now Audience Award” al miglior film votato dal pubblico

“Premio Cinema Iran – Afghanistan 2025” al miglior lungometraggio / documentario dall’Iran

“Middle East Now Staff Award 2025” al miglior corto o mediometraggio

“Best OFF” al miglior cortometraggio d’autore assegnato da OFF Cinema


A seguire
MIDDLE EAST NOW 2025

Kabul Between Prayers

di Aboozar Amini, Paesi Bassi e Belgio, 2025, 102’ - v.o. pashtu, farsi, dari - sottotitoli: inglese, italiano

INGRESSO€7 intero / €5 ridotto (in combinazione con la cerimonia di chiusura)

Non un film sui talebani ma "con un talebano", un viaggio personale tra desiderio di vita e di morte che coinvolge adulti e bambini. Al centro della storia Samim, talebano fedele all'ideologia fondamentalista, ma che si confronta ogni giorno con le contraddizioni del suo quotidiano da marito e agricoltore e l'aspirazione al martirio, per la quale è stato preparato e istruito. Una dinamica che coinvolge anche il fratello quattordicenne Rafi, che mitizza Samim ed è già instradato verso il percorso di radicalizzazione. A distanza di quattro anni dal ritiro americano su cui vennero versati fiumi d’inchiostro, l’Afghanistan è virtualmente scomparso dai nostri notiziari. “Il mio film non è un invito alle superpotenze a intervenire, ma un tentativo di comprendere l’umanità che può ancora esistere dietro la radicalità delle scelte”, dice il talentuoso regista afgano Aboozar Amini acclamato al festival di Venezia.

Alla presenza del regista Aboozar Amini