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20-27 Luglio 2023

Animali selvatici

Il nuovo film del regista Palma d’oro a Cannes 2007 è una riflessione sulla xenofobia ma soprattutto un’analisi acutissima della natura umana

Matthias, burbero e taciturno lavoratore di un mattatoio tedesco, litiga con il datore di lavoro e scappa verso Recia, il villaggio di origine in Transilvania. Qui trova una situazione complicata: la moglie Ana sta crescendo il figlio Rudi in maniera troppo protettiva, mentre la sua amante Csilla ha fatto carriera in un grande panificio locale. Quando quest’ultima, per poter ottenere dei benefici UE, si trova a dover assumere braccianti provenienti dallo Sri Lanka, nel villaggio emergono intolleranze sopite a lungo ma più vive che mai.

Nonostante il titolo originale del film lasci pensare alla Romania (R.M.N.) il vero riferimento di questo titolo (che è anche acronimo in rumeno) è la risonanza magnetica.
Quella a cui si sottopone Papa Otto – personaggio del film – ma anche quella a cui il regista sottopone lo stato delle cose in Romania e più in generale nella contemporaneità europea, pervasa da tensioni, intolleranza e paura. La scelta di ambientare la vicenda in Transilvania, che è un concentrato di etnie (rumena, magiara, rom e ebraica), fedi religiose (cattolicesimo, cristianesimo ortodosso, islamismo) e idiomi eterogenei, infatti non è casuale e ha lo scopo di rappresentare la fragilità di equilibri pronti a esplodere in fratture dilanianti alla prima scintilla.

A livello tecnico Mungiu rappresenta questo cumulo di contraddizioni con una tecnica magistrale, con i suoi celebri piani sequenza atti a “inseguire” i personaggio o con scene corali di pregevole fattura: C’è infatti una scena di pregevole fattura in 𝐀𝐧𝐢𝐦𝐚𝐥𝐢 𝐒𝐞𝐥𝐯𝐚𝐭𝐢𝐜𝐢: un piano sequenza di circa 17 minuti che racconta un’assemblea cittadina. Tecnicamente strabiliante (girata da una singola cinepresa fissa, giocando solo con fuoco e fuori fuoco), vede inquadrate decine di persone che si sovrappongono in almeno tre o quattro lingue diverse.

Chi frequenta il suo cinema ne conosce anche le istanze realiste e questo film non fa eccezione, spingendosi però un po’ oltre e spostando il focus sulle pulsioni irrazionali senza mai far l’errore di etichettare buoni o cattivi, perché tutti possiamo essere entrambi.


REGIA: Cristian Mungiu
PAESE: Romania
ANNO: 2022
DURATA: 125 min
v.o.con sottotitoli in italiano

Ingresso: biglietto unico 3,50€ (prevendita online non disponibile)

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GIOVEDì 20 LUGLIO, ORE 16.00
SABATO 22 LUGLIO, ORE 15.00
MARTEDì 25 LUGLIO, ORE 16.30
MERCOLEDì 26 LUGLIO, ORE 15.30
GIOVEDì 27 LUGLIO, ORE 16.30