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16-20 Novembre 2022

Lo schermo dell’arte – Festival di cinema e arte contemporanea

La 15esima edizione di Lo Schermo dell’Arte, Festival di cinema e arte contemporanea, arriva in sala a La Compagnia dal 16 al 20 novembre e su Più Compagnia fino al 27 novembre.

Lo schermo dell’arte è un progetto dedicato a esplorare e promuovere le relazioni tra cinema e arte contemporanea attraverso un festival, progetti di ricerca e formazione, mostre, residenze per artisti, produzione, distribuzione e programmi educational. Nasce a Firenze nel 2008 e negli anni ha collaborato con numerosi centri d’arte, istituzioni, musei, accademie e università italiane e straniere. Nei suoi quattordici anni di attività ha coinvolto oltre 300 tra artisti, registi, produttori, curatori e più di 50 istituzioni di tutto il mondo confermando il suo ruolo nella scoperta di nuovi talenti e nell’approfondimento di nuovi linguaggi espressivi.

In questa quindicesima edizione l’arte internazionale incontra il cinema nelle nuove produzioni di Giorgio Andreotta Calò, Éric Baudelaire, Mitra Farahani, Theaster Gates, Assaf Gruber, Lawrence Abu Hamdan, Pauline Curnier Jardin, Jumana Manna, Gerard Ortín Castellvi e Philippe Parreno. Ed il cinema racconta l’arte con i documentari sulle vite di Jesse Krimes, Jean-Michel Basquiat e David Hammons, l’incontro tra Marina Abramović e Ulay, l’architettura e il pensiero di Leonardo Ricci, l’arte aerospaziale di Trevor Paglen e la storia del monumento della NATO a Bruxelles di Juul Hondius.


Anche quest’anno si tratterà di un festival in forma ibrida: in sala (16 – 20 novembre) e online su Più Compagnia (fino al 27 novembre).
Per non perdere neanche un contenuto, verificare sempre la disponibilità dei singoli film nelle schede.


BIGLIETTI

SALA:
Pomeridiano: intero 6 €; ridotto 5 €
Serale: intero 6 €; ridotto 5 €
Giornaliero: intero 10 €; ridotto 8 €
Abbonamento: intero 35 €; ridotto 25 €
Ingresso gratuito under 30

ONLINE SU PIÙ COMPAGNIA:
Abbonamento: € 9.90

PREVENDITE: I biglietti sono acquistabili da mercoledì 9 novembre 2022 alla cassa del Cinema La Compagnia e sul sito.


Programma

MERCOLEDì 16 NOVEMBRE

ORE 18:30
FOCUS ON Rosa Barba – Alla presenza dell’artista

Prima italiana
Plastic Limits – For the Projection of Other Architectures (film 35mm, 2021, colore, suono ottico, 14’40’’)
Realizzato per la personale dell’artista in occasione della riapertura della Neue Nationalgalerie di Berlino nel 2021, il film si struttura come un dialogo con l’edificio di Mies van der Rohe che la ospita, filmato durante la sua ristrutturazione.

Subconscious Society, a Feature (film 35mm, 2014, colore, suono ottico, 40’)
Riprese aeree di paesaggi fluviali o costieri e di siti industriali con immagini di alcuni avamposti militari sull’acqua costruiti durante la Seconda guerra mondiale sono messe in relazione con gli interni abbandonati della Albert Hall di Manchester, attivata dall’artista tramite una performance.

ORE 21:00
Prima italiana alla presenza dell’artista
Insurrection di Andres Serrano (USA, 2022, 78’, vo: inglese; st: italiano)
Esordio cinematografico del celebre artista e fotografo statunitense che, con questo film prodotto da a/political, prosegue la sua esplorazione critica della macchina propagandistica di Trump. In una ricostruzione senza filtri dell’assalto a Capitol Hill l’autore combina con un ritmo incalzante riprese dal vivo tratte dai social media e trovate in rete con frammenti di notizie, materiali d’archivio e filmati storici.
[Disponibile in streaming fino al 27 novembre]


GIOVEDì 17 NOVEMBRE

ORE 17:30
Prima europea
Art & Krimes by Krimes di Alysa Nahmias (2021, 84’, vo: inglese; st: italiano)
La personale storia di riscatto dell’artista Jesse Krimes, dagli anni trascorsi in prigione fino ai riconoscimenti del sistema dell’arte internazionale e al suo impegno a sostegno di altri artisti detenuti.
[Disponibile in streaming fino al 27 novembre]

ORE 19:00
Prima italiana
Adoration
(censored version) di Pauline Curnier Jardin (Italia, 2022, 8’56’’, vo: italiano; st: inglese)
Il video è il risultato di un progetto collaborativo dell’artista francese con le detenute della Casa di Reclusione Femminile della Giudecca di Venezia.
[Disponibile in streaming fino al 27 novembre]

ORE 19:10
FOCUS ON – Rosa Barba – Alla presenza dell’artista

Aggregate States of Matters (film 35 mm, 2019, colore, suono ottico, 21’14’’)
Girato sulle Ande, il film affronta il crescente impatto del cambiamento climatico nelle aree più remote del pianeta, attivando un profondo dialogo con le comunità locali.

Time as Perspective (film 35mm, 2012, colore, suono ottico, 12’)
Girato nel deserto del Texas, il film mostra una distesa di enormi pompe petrolifere che ripetono costantemente lo stesso movimento, e solleva questioni sociali e politiche legate allo sfruttamento delle risorse naturali.

The Empirical Effect (film 16 mm trasferito in digitale, 2010, colore, sonoro, 22’)
Tra realtà e finzione, il film racconta la zona intorno al Vesuvio dove i sopravvissuti all’ultima eruzione del 1944 vivono ancora in un’area a rischio.
[Disponibile in streaming fino al 27 novembre]

ORE 21:00
Prima italiana
A Clay Sermon di Theaster Gates (Stati Uniti, 2021, sonoro, 17’)
Con questo film l’artista riflette sui diversi significati dell’argilla e sui suoi retaggi materiali e spirituali, dalle narrazioni bibliche al suo ruolo nella storia del colonialismo e delle comunità africane.

ORE 21:30
Prima italiana
The Melt Goes On Forever: The Art and Times of David Hammons di Harold Crooks e Judd Tully (Stati Uniti, 2022, 100’, vo: inglese; st: italiano)
Il film ricostruisce il percorso del grande artista afroamericano David Hammons iniziato negli anni ‘60 a Los Angeles fino all’arrivo a New York negli anni ’80 e alla fama internazionale.
[Disponibile in streaming fino al 27 novembre]


VENERDì 18 NOVEMBRE

ORE 15:00
FESTIVAL TALK – Abitare il film. Il cinema e le XR immersive.
Conversazione con Barbara Grespi e Andrea Pinotti (progetto di ricerca An-icon, Università degli Studi di Milano). Modera Paola Valentini (Università degli studi di Firenze)
La conversazione illustrerà le forme di sperimentazione emergenti fra arte e cinema, interrogandosi sulla natura e la potenzialità delle forme an-iconiche e sui traguardi raggiunti oggi dalle extended reality (VR, AR, MR).

ORE 17:30
Unseen Skies di Yaara Bou Melhem (Stati Uniti, Australia, 2021, 98’, vo: inglese; st: italiano)
L’artista statunitense Trevor Paglen mostra come grazie alla tecnologia l’arte possa spingersi a esplorare la dimensione del cielo arrivando a rivelare le strutture di potere e sorveglianza che lo dominano.

ORE 19:15
Prima italiana
45th Parallel di Lawrence Abu Hamdan (Regno Unito, 2022, 15’, vo: inglese ; st:italiano)
L’artista giordano pone il tema del rapporto tra libera circolazione e libertà di pensiero attraverso un luogo simbolico: uno dei pochi teatri transfrontalieri al mondo, l’Haskell Free Library and Opera House, al confine tra Stati Uniti e Canada.
[Disponibile in streaming fino al 27 novembre]

ORE 19:30
Prima italiana alla presenza dell’artista
To Unveil A Star di Juul Hondius (Paesi Bassi, 2021, 53’59’’, vo: olandese, francese, inglese; st: olandese, inglese, italiano)
Il film ruota attorno alla grande scultura in acciaio a forma di stella che dal 1971 si trova davanti al quartier generale della NATO a Bruxelles: un monumento iconico che apre una riflessione sul potere mediatico delle immagini nel determinare la nostra vita collettiva.
[Disponibile in streaming fino al 27 novembre]

ORE 21:00
Alla presenza dell’autrice
A vendredi, Robinson di Mitra Farahani (Francia, 2022, 96’, vo: persiano, francese, inglese; st: francese, inglese, italiano)
Ultima apparizione sul grande schermo di Jean-Luc Godard, il film dell’artista iraniana e sua collaboratrice Mitra Farahani è un omaggio al cinema attraverso un dialogo a distanza tra lo stesso Godard e un altro grande maestro del cinema iraniano, Ebrahim Golestan.

ORE 22:50
Prima mondiale alla presenza dell’autore e di Clementina Ricci
Ogni mattina si nasce di nuovo. Vedute poetiche tratte dall’Anonimo del XX secolo di Leonardo Ricci di Maurizio Sazio (Italia, 2021, 37’, vo: italiano, st: inglese)
Film che nasce nella cornice delle celebrazioni del Centenario dell’architetto fiorentino Leonardo Ricci per raccontare la sua figura e il suo pensiero.
[Disponibile in streaming fino al 27 novembre]


SABATO 19 NOVEMBRE

ORE 17:30
Prima italiana alla presenza dell’artista
Transient Witness di Assaf Gruber (Germania, 2021, 47’, vo: tedesco, italiano; st: inglese, italiano)
Il film riflette sui rapporti di potere che regolano il collezionismo e il possesso di opere d’arte, documentando sia la donazione di Eugenio Marzona ai Musei Statali di Dresda del proprio archivio delle avanguardie del XX secolo, che una sottrazione, il furto del Tesoro di Sassonia nella Volta Verde nel castello della città.
[Disponibile in streaming fino al 27 novembre]

ORE 18:40
Prima italiana alla presenza dell’artista e dell’attore Oxmo Puccino
A Flower in the Mouth di Éric Baudelaire (Francia, 2022, 67’, vo: francese; st: inglese, italiano)
Un film in due atti, tra documentario e finzione, che inizia con le immagini del più grande mercato di fiori del mondo, in Olanda, per arrivare ad un dialogo ambientato in un caffè parigino e ispirato a L’uomo dal fiore in bocca di Pirandello.
[Disponibile in streaming fino al 27 novembre]

ORE 21:00
Prima italiana
La Quinta del Sordo di Philippe Parreno, 2021, sonoro, 40’
L’artista francese crea un’opera “fantascientifica” e immersiva che fa rivivere la casa dove Goya creò le sue celebri Pinturas negras. Il film simula il suono che permeava gli ambienti della casa in una sorta di architettura speculativa, ed è accompagnato dall’esecuzione dal vivo di una partitura originale per violoncello eseguita da Naomi Berrill.

ORE 21:50
Prima italiana alla presenza dell’artista
Ίκαρος (Icarus) di Giorgio Andreotta Calò (Paesi Bassi, Italia, 2021, 30’ 23”, vo: italiano, inglese ; st: inglese, italiano)
Il primo mediometraggio dell’artista italiano parte dal mito di Dedalo e Icaro per mettere in scena un atto simbolico e performativo all’interno dell’ex Padiglione delle Farfalle del Rensenpark di Emmem.
[Disponibile in streaming fino al 27 novembre]

ORE 22:45
Prima italiana
Back to Basquiat di Pierre-Paul Puljiz (Francia, 2022, 52’, vo: francese, inglese; st: francese, inglese, italiano)
Un nuovo sguardo sulla vita di Jean-Michel Basquiat attraverso un viaggio alla ricerca dell’identità del leggendario artista afroamericano tra le sue origini caraibiche e la scena americana del suo tempo.
[Disponibile in streaming fino al 27 novembre]


DOMENICA 20 NOVEMBRE

ORE 17:00
Prima italiana
Foragers. Al-Yad Al-Khadra di Jumana Manna (Palestina, 2022, 65’, vo: arabo, ebraico; st: inglese, italiano)
L’ultimo film dell’artista americana di origine palestinese mette in rilievo le contraddizioni del conflitto tra le autorità israeliane responsabili delle riserve naturali delle alture del Golan e il popolo palestinese che in quei campi tradizionalmente raccoglie piante commestibili.
[Disponibile in streaming fino al 27 novembre]

ORE 18:15
Prima italiana alla presenza dell’artista
Agrilogistics di Gerard Ortín Castellví (Spagna, Regno Unito, 2022, sonoro, 21’)
Il film analizza le trasformazioni dell’agricoltura industriale contemporanea seguendo la vita di una serra che di giorno si presenta come un set automatizzato e ottimizzato per la produzione, ma di notte accoglie presenze inaspettate.
[Disponibile in streaming fino al 27 novembre]

ORE 19:00
Prima italiana
Marina Abramović & Ulay. No Predicted End di Kasper Bech Dyg (Danimarca, 2022, 95′, vo: inglese; st: italiano)
Un incontro storico tra Marina Abramović e Ulay, avvenuto a 30 anni dalla fine della loro iconica collaborazione, ripreso poco prima della scomparsa dell’artista tedesco da una troupe del Louisiana Museum of Modern Art.
[Disponibile in streaming fino al 27 novembre]

ORE 21:00
Self-Portrait As A Coffee Pot di William Kentridge (Sudafrica, Stati Uniti, 2022, 3 episodi, 110’, vo: inglese; st: italiano)
Girato interamente nel suo studio durante la pandemia, vediamo l’artista sudafricano William Kentridge che gioca disegnando e disfacendo le immagini con trucchi cinematografici alla Méliès. Con ironia si confronta con una seconda versione di se stesso con la quale dialoga, come fosse il suo subconscio, ripercorrendo i temi che caratterizzano il suo lavoro: l’apartheid, l’infanzia, i paesaggi sudafricani.

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