Dopo la partecipazione in concorso al Festival di Venezia, arriva in sala , per una singola proiezione, la falsa investigazione dalla matrice wellesiana firmata da Franco Maresco.
Le riprese del film di Franco Maresco su Carmelo Bene vengono bruscamente interrotte dopo l’ennesimo incidente sul set. A staccare la spina è il produttore Andrea Occhipinti, esasperato dai ciak infiniti e dai ripetuti ritardi. Dal canto suo, il regista di Belluscone e La mafia non è più quella di una volta accusa la produzione di “filmicidio”, facendo poi perdere le sue tracce. A cercare di ricucire lo strappo è un amico di Maresco, Umberto Cantone, che chiama a testimoni tutti coloro che hanno partecipato all’impresa, in un’indagine che è l’occasione per ripercorrere la personalità e le idee dell’autore più corrosivo e apocalittico del cinema italiano. E se intanto, lontano da tutto e da tutti, Maresco stesse ultimando il suo film, diventato “il solo modo per dare forma alla rabbia e all’orrore che provo per questo mondo di merda”?
[NOTE DI REGIA]
Da tempo mi sono accorto che ogni mio film non è stato altro che una trappola in cui mi andavo a infilare con impietoso autolesionismo. Stavolta, però, per la prima volta, ho paura che non ne uscirò bene, diciamo tutto d’un pezzo. Avrei dovuto dare ascolto ai consigli della signorina Filomena, la vecchia maestra che mi faceva il doposcuola alle elementari, la quale mi ripeteva sempre la storiella della gatta e del lardo, ma ormai è tardi per pentirsi. Tra l’altro, nel frattempo, il lardo è pure finito.
(Franco Maresco)
Con Un film fatto per Bene il genio di Franco Maresco raggiunge le vette della sua riflessione su di sé, sul cinema, sulla Sicilia, sull’arte; il tutto attraverso le folli forme di un mockumentary wellesiano, dove l’indagine è sulla scomparsa – per niente metaforica – dell’autore
(Raffaele Meale – Quinlan.it)
REGIA: Franco Maresco
ANNO: 2025
PAESE: Italia
DURATA: 100 min
INGRESSO: 6 intero / 5 ridotto
in italiano