PROGRAMMAZIONE
Caravaggio – L’anima e il sangue
Jesus Garces Lambert, Italia 2018 90'
Artista geniale contraddittorio, che più di ogni altro ha raccolto in sé luci e ombre, genio e sregolatezza, generando opere sublimi. Un excursus narrativo e visivo attraverso i luoghi in cui l’artista ha vissuto e quelli che ancora oggi custodiscono alcune tra le sue opere più note: Milano, Firenze, Roma, Napoli e Malta. Con interventi di esperti come il prof. Claudio, la prof.ssa Mina Gregori e la dott.ssa Rossella Vodret. La voce dell’io interiore di Caravaggio è quella di Manuel Agnelli, che traduce il moto continuo degli stati d’animo dell’artista, riproducendo le sfumature del suo carattere, aiutando lo spettatore ad entrare in contatto con il suo animo e la sua mente.
Una delle prime produzioni in Italia realizzate in 8K.
PROGRAMMAZIONE
My Generation
di David Batty, 2017, Gran Bretagna, 85 Min.
Basato su racconti personali e su splendide riprese d'archivio, questo documentario vede Caine viaggiare nel tempo e dialogare con i Beatles, Twiggy, David Bailey, Mary Quant, i Rolling Stones, David Hockney e altre celebrità. Il film è stato meticolosamente assemblato negli ultimi sei anni e racconta la nascita della cultura pop a Londra attraverso gli occhi del giovane Michael Caine: “Per la prima volta nella storia, i giovani della classe operaia lottavano per se stessi e dicevano: siamo qui, questa società è anche nostra e non vogliamo andarcene!”. My Generation integra l’audio delle conversazioni di Caine con le altre celebrità con materiale inedito d’archivio per riportare il pubblico nel cuore degli anni sessanta. In una struggente sequenza, vediamo Caine guidare nella Piccadilly Circus di oggi in sovrapposizione a riprese originali degli anni sessanta, a creare un singolare effetto di viaggio nel tempo.
Distribuito da I WONDER Pictures.
INGRESSO: Intero 6€/ ridotto €5
v.o. inglese sot ita.
PROGRAMMAZIONE
Caravaggio – L’anima e il sangue
Jesus Garces Lambert, Italia 2018 90'
Artista geniale contraddittorio, che più di ogni altro ha raccolto in sé luci e ombre, genio e sregolatezza, generando opere sublimi. Un excursus narrativo e visivo attraverso i luoghi in cui l’artista ha vissuto e quelli che ancora oggi custodiscono alcune tra le sue opere più note: Milano, Firenze, Roma, Napoli e Malta. Con interventi di esperti come il prof. Claudio, la prof.ssa Mina Gregori e la dott.ssa Rossella Vodret. La voce dell’io interiore di Caravaggio è quella di Manuel Agnelli, che traduce il moto continuo degli stati d’animo dell’artista, riproducendo le sfumature del suo carattere, aiutando lo spettatore ad entrare in contatto con il suo animo e la sua mente.
Una delle prime produzioni in Italia realizzate in 8K.
PROGRAMMAZIONE
Rumble – Il grande spirito del rock
Catherine Bainbridge, Alfonso Maiorana, Canada 2017, 103'
SII FIERO DI ESSERE UN INDIANO, MA ATTENTO A CHI LO RACCONTI
Che ruolo hanno avuto i nativi americani nella storia della musica popolare? Due registi canadesi, Catherine Bainbridge e Alfonso Maiorana, ricostruiscono le vite di alcune delle figure più rilevanti della scena rock legate da una comune appartenenza alle tradizioni dei “pellerossa”. Da Jimi Hendrix, nelle cui vene scorreva sangue Cherokee, a Link Wray senza il quale probabilmente non avremmo avuto il garage rock, il punk e, soprattutto, il titolo del documentario. Super premiato in America – Miglior documentario canadese e Miglior documentario a Hot Docs e World Cinema Award al Sundance – ha stupito anche il pubblico italiano del Biografilm che gli ha conferito il Biografic Music Award.
Rumble non racconta solo la storia di rockstar che hanno parentele con qualche tribù di nativi americani – tra questi Jimi Hendrix e il bluesman Charley Patton – ma prova a tracciare un percorso che valorizzi il contributo degli indiani d’America all’evoluzione della musica statunitense. Fino ad affascinanti quanto improbabili tentativi di riscontrare queste origini nel blues di New Orleans. (Emanuele Sacchi, Mymovies.it)
MIDDLE EAST NOW 2018
The Best Life – Apertura festival
di Meqdad Al-Kout (Kuwait, 2016, 6’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Durante la giornata un uomo è incollato allo smartphone per seguire la sua guru del mondo virtuale, e al contempo cerca di sopportare la sua routine quotidiana. “The Best Life” offre uno spaccato divertente sull’ossessione contemporanea dell’essere connessi.
Over the course of a day, a man is glued to his smartphone, following his favorite social-media celebrity guru as he tries to cope with his mundane routine. “The Best Life” is an amusing take on the contemporary obsession for online living. Anteprima Europea, alla presenza del regista.
Con la partecipazione dell'attrice Laura Croce che leggerà brani del poeta palestinese Mahmoud Darwish.
MIDDLE EAST NOW 2018
Wajib
di Annemarie Jacir (Palestina, Francia, Germany, Colombia, Norway, Qatar, United Arab Emirates 2017, 96’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Shadi, suo figlio architetto, arriva da Roma dopo anni di assenza, per aiutare suo padre a onorare il suo “wajib”: consegnare a mano le partecipazioni al matrimonio di sua sorella, secondo la tradizione palestinese. Quando padre e figlio, ormai estranei, passeranno la giornata assieme, le tensioni del loro rapporto riaffioreranno, mettendo a dura prova le loro vite così diverse.
Abu Shadi is a divorced father and a school teacher in his mid-60s living in Nazareth. Shadi, his architect son, arrives from Rome after years abroad to help his father in hand delivering the wedding invitations as per local Palestinian custom (‘wajib’). As the estranged pair spend the day together, the tense details of their relationship come to a head challenging their fragile and very different lives.
Anteprima italiana alla presenza della regista, dell’attore protagonista Saleh Bakri e del produttore Ossama Bawardi.
MIDDLE EAST NOW 2018
Sans Bruit, Les Figurants du Desert
di COLLECTIF MML (Michał Mądracki, Maciej Mądracki, Gilles Lepore) durata 64', v.o: arabo, berbero, inglese, francese, sottotitoli: inglese, italiano
Alle porte del deserto, nel sud del Marocco, c’è la piccola città di Ouarzazate, dove il cinema (“l’occhio dell’Ovest”) e la cultura del luogo condividono una storia comune da più di un secolo. La gente del deserto, ora, è la gente del cinema, e i confini tra realtà e finzione si confondono.
At the doors of the desert, in the south of Morocco lies a small town Ouarzazate, where the cinema – “the Western eye” – and the native culture share an over century-long mutual history. Borders between fiction and reality fade away. People of the desert are now the people of the cinema.
Anteprima italiana, presenta Michele Galardini, critico cinematografico.
MIDDLE EAST NOW 2018
Will Go With the Wind
di Hassan Ahmadi (Iran, 2017, 19’) v.o: persiano, sottotitoli: inglese, italiano
Uscito dal prigione dopo anni, un uomo scopre che sua moglie ha dato alla luce una figlia. Suo cognato vorrebbe che la prendesse, ma lui nega la propria paternità.
Released from prison after years, a man finds out that his wife has given to birth a baby. His brother-in-law wants to give him the baby, but he denies the fatherhood.
Anteprima mondiale
MIDDLE EAST NOW 2018
20th Suspect Circuit
di Hesam Eslami (Iran, 2017, 90’) v.o.: persiano, sottotitoli: inglese, italiano
Un’improbabile amicizia si instaura tra il regista ed Ehsan, il capo di una gang criminale giovanile iraniana che tenta di rubare la sua auto. Nei sei anni successivi, il regista segue la gang nelle loro scatenate scorribande per le strade di Teheran, mentre cercano di rubare auto, fare rapine e scontrarsi con le altre bande.
An unlikely friendship between the director and Ehsan, the leader of the Iranian youth gang that breaks into his car. Over the next six years, the director follows the gang in this gritty, nail-biting ride as they run wild in the streets of Tehran, breaking into cars, committing robberies and fighting in the streets.
Anteprima italiana, alla presenza del regista
MIDDLE EAST NOW 2018
Il punto delle 19:30
#SYRIA: raccontare la vita nonostante la guerra
A sette anni dall’inizio di una drammica guerra, tutt’ora in atto, il festival vuole dare voce a chi con il suo lavoro racconta le realtà della popolazione siriana, oltre i sentimentalismi mediatici e gli equilibri geopolitici. In un dibattito aperto al pubblico, intervegono Talal Derki, regista del film “Of Fathers and Sons”, Emad Najm Husso, fotografo e attivista, Mohammed Albakkar, portavoce dell’Aleppo Media Center (AMC), e Filippo Mancini, coordinatore del progetto fotografico Life in Syria.
Modera l’incontro Giuseppe Alizzi, autore del libro Sham Sham e profondo conoscitore di Siria.

MIDDLE EAST NOW 2018
The Day we Left Aleppo
di Hassan Kattan (Aleppo Media Center) (Siria, 2018, 9’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Saleh ha 26 anni e Marwa 24, entrambi adorano Aleppo. Il film racconta la storia dolorosa dell’ultimo giorno trascorso nella loro città, prima di essere costretti a lasciarla. Tanta sofferenza e stanchezza, ma anche tanto amore a unirli in questo giorno così difficile.
Saleh and Marwa love Aleppo. They tell their painful story on their last day in Aleppo. The amount of suffering and fatigue matched by the amount of love that brings them together and this very difficult day. It is the story of love in wartime.
Anteprima Europea
MIDDLE EAST NOW 2018
Of Fathers and Sons
di Talal Derki (Germania, Siria, Libano, Qatar, 2017, 98’ ) v.o: arabo , sottotitoli: inglese, italiano
Il regista siriano Talal Derki, che sconvolse il mondo con il suo Return to Homs, torna in patria stavolta fingendosi un fotoreporter filo-jihadista che realizza un documentario sull’ascesa del califfato. Il risultato è un ritratto crudo e senza filtri del generale Abu Osama – leader islamista radicale di Al-Nusra, braccio siriano di Al-Qaeda – e del branco di giovani ragazzi che lo idolatra. Il loro capo è il figlio di Osama – che si chiama come l’eroe personale di papà, Osama bin Laden – e il film segue la loro crescita in un campo di addestramento.
Syrian director Talal Derki returns to his homeland where he gains the trust of a radical Islamist family, sharing their daily life for over two years. His camera focuses on Osama and his younger brother Ayman, providing an extremely rare insight into what it means to grow up in an Islamic Caliphate.
Anteprima italiana alla presenza del regista, introduce Giuseppe Alizzi autore del libro Sham Sham e profondo conoscitore di Siria.
EVENTO SPECIALE
Surbiles
Giovanni Columbu, 2017, Italia, 73 min
Le surbiles sono donne apparentemente uguali a tutte le altre che fra il tramonto e l’alba, nel sonno o attraverso l’uso di droghe, abbandonano il loro corpo fisico, penetrano nelle case in cui ci sono dei bambini e succhiano loro il sangue. A queste donne, in passato, nei paesi della Sardegna Centrale, veniva attribuita la morte improvvisa e inspiegabile di molti bambini. Il film racconta e ricostruisce visivamente alcune di queste storie emerse inaspettatamente da un’inchiesta antropologica effettuata diversi anni fa per un altro documentario intitolato “Visos” che aveva come tema i sogni.
Alla presenza del regista
PROGRAMMAZIONE
Caravaggio – L’anima e il sangue
Jesus Garces Lambert, Italia 2018 90'
Artista geniale contraddittorio, che più di ogni altro ha raccolto in sé luci e ombre, genio e sregolatezza, generando opere sublimi. Un excursus narrativo e visivo attraverso i luoghi in cui l’artista ha vissuto e quelli che ancora oggi custodiscono alcune tra le sue opere più note: Milano, Firenze, Roma, Napoli e Malta. Con interventi di esperti come il prof. Claudio, la prof.ssa Mina Gregori e la dott.ssa Rossella Vodret. La voce dell’io interiore di Caravaggio è quella di Manuel Agnelli, che traduce il moto continuo degli stati d’animo dell’artista, riproducendo le sfumature del suo carattere, aiutando lo spettatore ad entrare in contatto con il suo animo e la sua mente.
Una delle prime produzioni in Italia realizzate in 8K.
PROGRAMMAZIONE
Rumble – Il grande spirito del rock
Catherine Bainbridge, Alfonso Maiorana, Canada 2017, 103'
SII FIERO DI ESSERE UN INDIANO, MA ATTENTO A CHI LO RACCONTI
Che ruolo hanno avuto i nativi americani nella storia della musica popolare? Due registi canadesi, Catherine Bainbridge e Alfonso Maiorana, ricostruiscono le vite di alcune delle figure più rilevanti della scena rock legate da una comune appartenenza alle tradizioni dei “pellerossa”. Da Jimi Hendrix, nelle cui vene scorreva sangue Cherokee, a Link Wray senza il quale probabilmente non avremmo avuto il garage rock, il punk e, soprattutto, il titolo del documentario. Super premiato in America – Miglior documentario canadese e Miglior documentario a Hot Docs e World Cinema Award al Sundance – ha stupito anche il pubblico italiano del Biografilm che gli ha conferito il Biografic Music Award.
Rumble non racconta solo la storia di rockstar che hanno parentele con qualche tribù di nativi americani – tra questi Jimi Hendrix e il bluesman Charley Patton – ma prova a tracciare un percorso che valorizzi il contributo degli indiani d’America all’evoluzione della musica statunitense. Fino ad affascinanti quanto improbabili tentativi di riscontrare queste origini nel blues di New Orleans. (Emanuele Sacchi, Mymovies.it)
PROGRAMMAZIONE
My Generation
di David Batty, 2017, Gran Bretagna, 85 Min.
Basato su racconti personali e su splendide riprese d'archivio, questo documentario vede Caine viaggiare nel tempo e dialogare con i Beatles, Twiggy, David Bailey, Mary Quant, i Rolling Stones, David Hockney e altre celebrità. Il film è stato meticolosamente assemblato negli ultimi sei anni e racconta la nascita della cultura pop a Londra attraverso gli occhi del giovane Michael Caine: “Per la prima volta nella storia, i giovani della classe operaia lottavano per se stessi e dicevano: siamo qui, questa società è anche nostra e non vogliamo andarcene!”. My Generation integra l’audio delle conversazioni di Caine con le altre celebrità con materiale inedito d’archivio per riportare il pubblico nel cuore degli anni sessanta. In una struggente sequenza, vediamo Caine guidare nella Piccadilly Circus di oggi in sovrapposizione a riprese originali degli anni sessanta, a creare un singolare effetto di viaggio nel tempo.
Distribuito da I WONDER Pictures.
INGRESSO: Intero 6€/ ridotto €5
v.o. inglese sot ita.
PROGRAMMAZIONE
Caravaggio – L’anima e il sangue
Jesus Garces Lambert, Italia 2018 90'
Artista geniale contraddittorio, che più di ogni altro ha raccolto in sé luci e ombre, genio e sregolatezza, generando opere sublimi. Un excursus narrativo e visivo attraverso i luoghi in cui l’artista ha vissuto e quelli che ancora oggi custodiscono alcune tra le sue opere più note: Milano, Firenze, Roma, Napoli e Malta. Con interventi di esperti come il prof. Claudio, la prof.ssa Mina Gregori e la dott.ssa Rossella Vodret. La voce dell’io interiore di Caravaggio è quella di Manuel Agnelli, che traduce il moto continuo degli stati d’animo dell’artista, riproducendo le sfumature del suo carattere, aiutando lo spettatore ad entrare in contatto con il suo animo e la sua mente.
Una delle prime produzioni in Italia realizzate in 8K.
PROGRAMMAZIONE
Rumble – Il grande spirito del rock
Catherine Bainbridge, Alfonso Maiorana, Canada 2017, 103'
SII FIERO DI ESSERE UN INDIANO, MA ATTENTO A CHI LO RACCONTI
Che ruolo hanno avuto i nativi americani nella storia della musica popolare? Due registi canadesi, Catherine Bainbridge e Alfonso Maiorana, ricostruiscono le vite di alcune delle figure più rilevanti della scena rock legate da una comune appartenenza alle tradizioni dei “pellerossa”. Da Jimi Hendrix, nelle cui vene scorreva sangue Cherokee, a Link Wray senza il quale probabilmente non avremmo avuto il garage rock, il punk e, soprattutto, il titolo del documentario. Super premiato in America – Miglior documentario canadese e Miglior documentario a Hot Docs e World Cinema Award al Sundance – ha stupito anche il pubblico italiano del Biografilm che gli ha conferito il Biografic Music Award.
Rumble non racconta solo la storia di rockstar che hanno parentele con qualche tribù di nativi americani – tra questi Jimi Hendrix e il bluesman Charley Patton – ma prova a tracciare un percorso che valorizzi il contributo degli indiani d’America all’evoluzione della musica statunitense. Fino ad affascinanti quanto improbabili tentativi di riscontrare queste origini nel blues di New Orleans. (Emanuele Sacchi, Mymovies.it)
c'era una volta
L’isola del tesoro
di Byron Haskin, USA, 1950 93 min.
Il giovane Jim è diventato amico di un vecchio marinaio che gli ha svelato la mappa di un’isola dove si troverebbe nascosto un tesoro. Questo è il primo film live-action prodotto da Walt Disney.
PROGRAMMAZIONE
Caravaggio – L’anima e il sangue
Jesus Garces Lambert, Italia 2018 90'
Artista geniale contraddittorio, che più di ogni altro ha raccolto in sé luci e ombre, genio e sregolatezza, generando opere sublimi. Un excursus narrativo e visivo attraverso i luoghi in cui l’artista ha vissuto e quelli che ancora oggi custodiscono alcune tra le sue opere più note: Milano, Firenze, Roma, Napoli e Malta. Con interventi di esperti come il prof. Claudio, la prof.ssa Mina Gregori e la dott.ssa Rossella Vodret. La voce dell’io interiore di Caravaggio è quella di Manuel Agnelli, che traduce il moto continuo degli stati d’animo dell’artista, riproducendo le sfumature del suo carattere, aiutando lo spettatore ad entrare in contatto con il suo animo e la sua mente.
Una delle prime produzioni in Italia realizzate in 8K.
PROGRAMMAZIONE
My Generation
di David Batty, 2017, Gran Bretagna, 85 Min.
Basato su racconti personali e su splendide riprese d'archivio, questo documentario vede Caine viaggiare nel tempo e dialogare con i Beatles, Twiggy, David Bailey, Mary Quant, i Rolling Stones, David Hockney e altre celebrità. Il film è stato meticolosamente assemblato negli ultimi sei anni e racconta la nascita della cultura pop a Londra attraverso gli occhi del giovane Michael Caine: “Per la prima volta nella storia, i giovani della classe operaia lottavano per se stessi e dicevano: siamo qui, questa società è anche nostra e non vogliamo andarcene!”. My Generation integra l’audio delle conversazioni di Caine con le altre celebrità con materiale inedito d’archivio per riportare il pubblico nel cuore degli anni sessanta. In una struggente sequenza, vediamo Caine guidare nella Piccadilly Circus di oggi in sovrapposizione a riprese originali degli anni sessanta, a creare un singolare effetto di viaggio nel tempo.
Distribuito da I WONDER Pictures.
INGRESSO: Intero 6€/ ridotto €5
v.o. inglese sot ita.
C'ERA UNA VOLTA
Harry Potter e la camera dei segreti
Chris Columbus, UK / USA / Ger, 2002, 161'
Harry ignora gli avvertimenti di non tornare a Hogwarts ma trova la scuola colpita da una serie di attacchi misteriosi. Contemporaneamente, una strana voce lo perseguita.
45 ANNI DA “F FOR FAKE”
Silvan, Orson Welles e la Magia Italiana
di Valeria E. Russo, 2017, 27 min
Orson Welles è stato non solo il regista geniale che tutti conosciamo. L’autore di un capolavoro assoluto come “Quarto Potere”. L’eccelso attore shakespeariano. E’ stato anche un grande appassionato di illusionismo fin da quando era piccolo (e Harry Houdini è stato, negli anni Venti, il suo primo maestro di magia). E’ stato il protagonista di un grandioso varietà magico per le truppe americane nel 1943 (il “Mercury Wonder Magic Show” ) e amava esibirsi come mago sia in televisione che sul grande schermo in film come “Follow the Boys” “Cagliostro”, “Magic Trick” ,“F for Fake”. La sua ultima opera (incompiuta) a cui lavorava nei giorni precedenti alla sua morte, avvenuta nel 1985, era uno special televisivo intitolato proprio “Orson Welles’ Magic Show”. Come ha sottolineato Silvan, la personalità di Welles era tale che lui non recitava la parte del mago, un grande mago lo era davvero. In questo documentario viene presentata una testimonianza finora poco nota (e assolutamente preziosa) di come Orson Welles abbia incontrato Silvan e la Magia italiana negli anni in cui era nel nostro Paese.
45 ANNI DA “F FOR FAKE”
F for Fake
(v.restaurata in 4k) di Orson Welles, Italia, 2017, 89 min
Il film, interpretato dallo stesso Orson Welles, è una lunga riflessione – tramite aneddoti, ricordi autobiografici e alcune interviste a noti falsari – sul rapporto che esiste tra la verità e l’arte. Interrogandosi su cosa sia la verità nell’arte e nella vita, Welles pone una serie di interrogativi e riflessioni anche sull’estetica e sul valore dei critici d’arte (spesso messi alla berlina nel film), che molte volte incensano e fanno aumentare il valore economico di quadri falsi, scambiandoli per veri. Orson Welles era del resto molto sensibile su questo tema della verità e menzogna: il suo primo successo, la trasposizione radiofonica della Guerra dei Mondi parlava di una invasione aliena e che aveva scatenato fenomeni di isteria collettiva negli USA era un evidente falso scambiato per vero. La trasmissione stessa viene citata all’interno del film. (Da Wikipedia)