PROGRAMMAZIONE
Peeping Tom – L’occhio che uccide – restaurato in 4k
di Michael Powell, 1960, Regno Unito, 103' - v.o. sot. ita
INGRESSO: 6€ intero/5€ ridotto
Vittima fin da bambino dei bizzarri esperimenti del padre – scienziato ossessionato dagli effetti della paura sul sistema nervoso – Mark è un giovane timido e riservato. Di giorno lavora come cine-operatore in una casa di produzione londinese; di notte coltiva il suo terrificante hobby: uccidere donne e riprendere la loro agonia.
Accolto all’uscita da unanimi e virulente stroncature e accuse di violenza morbosa, è oggi considerato un capolavoro visionario. Lo si può godere in tanti modi: come trappola del vedere e dell’essere visti; come esercizio di humour sardonico; come grande storia d’amore tragica; come metafora del voyeurismo del cinema.
PROGRAMMAZIONE
Peeping Tom – L’occhio che uccide – restaurato in 4k
di Michael Powell, 1960, Regno Unito, 103' - v.o. sot. ita
INGRESSO: 6€ intero/5€ ridotto
Vittima fin da bambino dei bizzarri esperimenti del padre – scienziato ossessionato dagli effetti della paura sul sistema nervoso – Mark è un giovane timido e riservato. Di giorno lavora come cine-operatore in una casa di produzione londinese; di notte coltiva il suo terrificante hobby: uccidere donne e riprendere la loro agonia.
Accolto all’uscita da unanimi e virulente stroncature e accuse di violenza morbosa, è oggi considerato un capolavoro visionario. Lo si può godere in tanti modi: come trappola del vedere e dell’essere visti; come esercizio di humour sardonico; come grande storia d’amore tragica; come metafora del voyeurismo del cinema.
PROGRAMMAZIONE
Peeping Tom – L’occhio che uccide – restaurato in 4k
di Michael Powell, 1960, Regno Unito, 103' - v.o. sot. ita
INGRESSO: 6€ intero/5€ ridotto
Vittima fin da bambino dei bizzarri esperimenti del padre – scienziato ossessionato dagli effetti della paura sul sistema nervoso – Mark è un giovane timido e riservato. Di giorno lavora come cine-operatore in una casa di produzione londinese; di notte coltiva il suo terrificante hobby: uccidere donne e riprendere la loro agonia.
Accolto all’uscita da unanimi e virulente stroncature e accuse di violenza morbosa, è oggi considerato un capolavoro visionario. Lo si può godere in tanti modi: come trappola del vedere e dell’essere visti; come esercizio di humour sardonico; come grande storia d’amore tragica; come metafora del voyeurismo del cinema.
ORSON WELLES – INGANNI, SOGNI INCOMPIUTI E RIVOLUZIONI DELLO SCHERMO
La signora di Shanghai
di Orson Welles, 1947, USA, 87′ – v.o. sott. italiano
Ingresso: 6€ intero / 5€ ridotto
Il giovane Michael O’Hara incontra la bella Elsa a Central Park, dove la salva dall’agguato di tre teppisti. Quando il giovane le rivela di essere un marinaio, lei lo vuole a bordo del suo yacht. Insieme al marito, estremamente ricco ma molto più vecchio, sono appena arrivati da Shanghai e hanno intenzione di raggiungere San Francisco attraverso il canale di Panama. Michael accetta il lavoro nella speranza di poter intrecciare una relazione con la donna.
66° FESTIVAL DEI POPOLI
With Hasan in Gaza
di Kamal Aljafari, Germania, Palestina, Francia e Qatar, 2025, 106'- v.o. sott. ita
INGRESSO: €8 intero / €6 ridotto
Gaza, 2001: una videocamera MiniDV, un viaggio e una ricerca. Kamal Aljafari ritorna ai nastri, girati più di 20 anni fa, poi dimenticati, con l’intento di tracciare una cartografia dell’invisibile, un atlante di ciò che la guerra e il genocidio hanno cancellato. “Sono andato a Gaza 24 anni fa. Questo è il mio primo film, che non ho mai fatto”, dice il regista. In With Hasan in Gaza, ogni inquadratura diventa un documento involontario; ogni voce, una vita che sfugge all’archiviazione. Accompagnato da Hasan, ex compagno di prigione di suo padre, attraversa strade, case, volti ormai scomparsi. Non è un film sull’assenza, ma sulla persistenza: la capacità delle immagini di resistere al tempo, alla distruzione, all’oblio. Gaza non è solo teatro di guerra, ma luogo di una quotidianità interrotta. Senza commenti o pathos, Aljafari lascia che sia lo sguardo a parlare: uno sguardo che custodisce, senza spiegare. Un cinema di memoria viva, che ci richiede una profonda responsabilità e presa di parola.
Alla presenza del regista
PROGRAMMAZIONE
Peeping Tom – L’occhio che uccide – restaurato in 4k
di Michael Powell, 1960, Regno Unito, 103' - v.o. sot. ita
INGRESSO: 6€ intero/5€ ridotto
Vittima fin da bambino dei bizzarri esperimenti del padre – scienziato ossessionato dagli effetti della paura sul sistema nervoso – Mark è un giovane timido e riservato. Di giorno lavora come cine-operatore in una casa di produzione londinese; di notte coltiva il suo terrificante hobby: uccidere donne e riprendere la loro agonia.
Accolto all’uscita da unanimi e virulente stroncature e accuse di violenza morbosa, è oggi considerato un capolavoro visionario. Lo si può godere in tanti modi: come trappola del vedere e dell’essere visti; come esercizio di humour sardonico; come grande storia d’amore tragica; come metafora del voyeurismo del cinema.
EVENTO SPECIALE
San Damiano
di Gregorio Sassoli, Alejandro Cifuentes, 2024, Italia, 86' - v.o. ita
INGRESSO: €6 intero / €5 ridotto
In occasione della Giornata Mondiale delle Persone Senza Fissa Dimora e della Salute Mentale, torna in più di 40 sale il documentario senza filtri che ci immerge nel microcosmo che fingiamo di non vedere.
Damiano (35 anni), fuggito dall’ospedale psichiatrico di Breslavia, in Polonia, è arrivato a Roma alla ricerca di una nuova vita e, senza un soldo in tasca, si è immerso nel brulicante mondo della capitale. Rifiutandosi di vivere come un senzatetto, conquista la torre più alta delle mura aureliane che sovrastano il degrado della stazione Termini. In fuga dai fantasmi del passato, si immerge come un guerriero nella violenza della giungla urbana, ma quando canta svela il suo lato più fragile.
A seguire ci sarà una diretta streaming che vedrà protagoniste diverse voci del mondo dello spettacolo, della cultura, del volontariato.
PROGRAMMAZIONE
Peeping Tom – L’occhio che uccide – restaurato in 4k
di Michael Powell, 1960, Regno Unito, 103' - v.o. sot. ita
INGRESSO: 6€ intero/5€ ridotto
Vittima fin da bambino dei bizzarri esperimenti del padre – scienziato ossessionato dagli effetti della paura sul sistema nervoso – Mark è un giovane timido e riservato. Di giorno lavora come cine-operatore in una casa di produzione londinese; di notte coltiva il suo terrificante hobby: uccidere donne e riprendere la loro agonia.
Accolto all’uscita da unanimi e virulente stroncature e accuse di violenza morbosa, è oggi considerato un capolavoro visionario. Lo si può godere in tanti modi: come trappola del vedere e dell’essere visti; come esercizio di humour sardonico; come grande storia d’amore tragica; come metafora del voyeurismo del cinema.
FANHUA CHINESE FILM FESTIVAL 2025
The Sun Rises on Us All
di Cai Shangjun, 2025, Cina, 131’ - v.o. cinese - sottotitoli: italiano
INGRESSO: €7 intero / €6 ridotto under 30, over 65 / €5 ridotto convenzioni
Un melodramma popolare che racconta la Cina degli ultimi. Meiyun è una commerciante d'abiti che vive con un uomo più giovane di lei. Quando il marito Baoshu ricompare dopo sette anni di prigione, le ferite di un passato oscuro si riaprono. Mentre lui cerca redenzione e lei perdono, i due si ritrovano in un ultimo, straziante abbraccio. Presentato in Concorso alla Mostra di Venezia 2025, The Sun Rises on Us All è valso a Xin Zhilei la Coppa Volpi per la Miglior Interpretazione Femminile.
MIDDLE EAST NOW 2025
MAD Stories from North Africa
Selezione di cortometraggi
INGRESSO: €5 intero
Un viaggio tra Egitto, Sudan e Mauritania, tra questioni familiari, politiche e sociali. In collaborazione con MAD Solutions, introduzione e approfondimento con esperto.
What Else Grows on the Palm of Your Hand
di Dhiaa Biya, Marocco ed Egitto, 2023, 17’ - v.o. arabo - sottotitoli: inglese, italiano
Le routine di due donne si intersecano mentre i loro gesti e le loro somiglianze si fondono nel tempo. Le loro mani si intrecciano attraverso la loro memoria condivisa, raccontando una storia, un passo alla volta.
Nothing Happens After That
di Ibrahim Omar, Sudan ed Egitto, 2024, 13’ - v.o. arabo - sottotitoli: inglese, italiano
Con grande impegno, Thomas cerca di trovare un luogo di riposo definitivo per il suo unico figlio, ma con sua grande sorpresa scopre che oggi non è il giorno giusto per farlo.
The Father, Probably
di Sidi Mohamed Tolba e Tayib Tolba, Mauritania, 2024, 28’ - v.o. arabo - sottotitoli: inglese, italiano
In un villaggio della Mauritania, una ragazza rimane coinvolta in un misterioso incidente senza testimoni. Tuttavia, i suoi genitori, in particolare suo padre, reagiscono in modo più disinvolto di quanto lei si possa aspettare.
MIDDLE EAST NOW 2025
Cutting through Rocks
di Mohammadreza Eyni e Sara Khaki, Iran, Qatar, Cile, Canada, Paesi Bassi, Germania e Stati Uniti, 2025, 95’ - v.o. azero, turco, farsi, inglese - sottotitoli: inglese, italiano
INGRESSO: €5 intero
Eletta prima consigliera donna nel suo remoto villaggio iraniano, la protagonista Sara Shahverdi mira a rompere le radicate tradizioni patriarcali insegnando alle adolescenti a guidare la moto e mettendo fine ai matrimoni infantili. Quando vengono sollevate accuse che mettono in discussione le intenzioni di Sara di emancipare le ragazze, la sua identità viene messa in discussione. Potente documentario vincitore del Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival.
MIDDLE EAST NOW 2025
“Sudari. Elegia per Gaza”
[IL PUNTO DELLE 19:30] Lettura scenica a cura di Paola Caridi
INGRESSO: €5 intero (raccolta fondi per Gaza)
Due anni di guerra e di scelte genocidarie hanno imposto agli occhi del mondo i corpi vivi dei palestinesi sotto bombe e macerie, sfigurati dalla fame. Ma l'immagine più vivida sono migliaia di sudari bianchi, unico bozzolo pietoso di protezione alle spoglie mortali.
MIDDLE EAST NOW 2025
Bidad
di Soheil Beiraghi, Iran, 2025, 104’ - v.o. farsi - sottotitoli: inglese, italiano
INGRESSO: €7 intero / €5 ridotto
Sguardo sulla vita nell'Iran contemporaneo, protagonista è Seti una ragazza iraniana la cui passione e talento per il canto si rivelano incompatibili con i dettami del regime degli ayatollah, che impedisce alle donne di esibirsi in pubblico. In segno di protesta, decide di trasformare le strade della sua città nel proprio palcoscenico personale, diventando un idolo per la sua generazione, nonostante gli ostacoli che incontra e i difficili rapporti con la madre e le insegnanti. Ultimo film del giovane e premiato regista Soheil Beiraghi, Bidad si batte per tutti coloro la cui voce rimane ingiustamente messa a tacere. Premio Speciale della Giuria al festival di Karlovy Vary.
Anteprima italiana alla presenza del regista Soheil Beiraghi
MIDDLE EAST NOW 2025
MAD Stories from North Africa
Selezione di cortometraggi
INGRESSO: €5 intero
Un viaggio tra Egitto, Marocco e Sudan, tra questioni familiari, politiche e sociali. In collaborazione con MAD Solutions, introduzione e approfondimento.
Last Nights of Summer
di Fatema Yasser ed Egitto, 2024, 30’ - v.o. arabo - sottotitoli: inglese, italiano
Due anni dopo la morte del nonno, le cugine Farah, Rana e Leila tornano per l'ultima volta nella casa della loro infanzia.
Milk Brothers
di Kenza Tazi, Marocco e Francia, 2024, 19’ - v.o. arabo - sottotitoli: inglese, italiano
A Fez, il Foundouk dell'allattamento al seno simboleggia la solidarietà femminile, dove le donne aiutano le neomamme allattando i bambini abbandonati. Meriem, una giovane madre single, instaura un legame profondo con Karam, un orfano lasciato al Foundouk. Nonostante la sua richiesta di crescere Karam sia stata respinta a causa dello stigma sociale, Meriem rimane determinata a farlo.
Nothing Happens After That
di Ibrahim Omar, Sudan ed Egitto, 2024, 13’ - v.o. arabo - sottotitoli: inglese, italiano
Con grande impegno, Thomas cerca di trovare un luogo di riposo definitivo per il suo unico figlio, ma con sua grande sorpresa scopre che oggi non è il giorno giusto per farlo.
MIDDLE EAST NOW 2025
The Lions by the River
di Zaradasht Ahmed, Iraq, Norvegia e Paesi Bassi, 2025, 90’ - v.o. arabo - sottotitoli: inglese, italiano
INGRESSO: €5 intero
Il patrimonio culturale è la vittima invisibile di ogni guerra. Mosul, una delle città più antiche del mondo con oltre 8.000 anni di storia, è stata controllata dall'ISIS per anni e dopo la liberazione è rimasta in rovina. "The Lions on The River Tigris" segue tre uomini - un pescatore, un musicista e un collezionista - che si rifiutano di lasciare che la storia della città venga dimenticata. Bellissimo documentario vincitore dell'Human Rights Award all'ultima edizione del festival CPH:DOX di Copenhagen.
Anteprima italiana alla presenza del regista Zaradasht Ahmed
MIDDLE EAST NOW 2025
Voci da Bamyan
di Studio Azzurro e LaGeS Università degli Studi di Firenze, Afghanistan, 2025, 31’ - v.o. dari - sottotitoli: inglese, italiano
INGRESSO: €5 intero
Un’opera inedita che propone una lettura delle trasformazioni sociali e territoriali occorse a Bamyan, in Afghanistan, dalla caduta del primo regime Talebano (2001) fino ad oggi. Attraverso una doppia narrazione: da un lato, sintetizza lo sviluppo della città di Bamyan dopo la caduta del primo governo talebano; dall’altro, tenta di restituire la complessità del nuovo sistema costituito dal ritorno dei Talebani nel 2021. Realizzata dal famoso gruppo di ricerca artistica milanese Studio Azzurro assieme al Laboratorio di Geografia Sociale dell’Università di Firenze.
Alla presenza degli autori
MIDDLE EAST NOW 2025
In Afghanistan la storia non si ferma mai
[IL PUNTO DELLE 19:30] Talk
INGRESSO LIBERO
Cosa resta delle trasformazioni sociali e territoriali che avevano segnato città come Bamyan dopo la caduta del primo regime talebano? Con Michelangelo Sangiorgi (Studio Azzurro), Mirella Loda (LaGeS – UNIFI), il giornalista e autore Giuliano Battiston e, in collegamento da Kabul, l’ambasciatrice Sabrina Ugolini. Moderano Laura Silvia Battaglia e Giuseppe Alizzi.
 
										MIDDLE EAST NOW 2025
The Last Day
di Mahmoud Ibrahim, Egitto, 2025, 5’ - v.o. arabo - sottotitoli: inglese, italiano
INGRESSO: €7 intero / €5 ridotto (in combinazione con il film successivo)
Due fratelli palestinesi affrontano le loro ultime ore nella casa di famiglia, prossima alla demolizione. Mentre sgomberano i loro beni, una trasmissione televisiva rivela che demolizioni simili si stanno verificando a Gerusalemme, aggiungendo commozione alla loro perdita personale.
MIDDLE EAST NOW 2025
A Sad and Beautiful World
di Cyril Aris, Libano, Germania, Stati Uniti, Arabia Saudita e Qatar, 2025, 110’ - v.o. arabo - sottotitoli: inglese, italiano
INGRESSO: €7 intero / €5 ridotto (in combinazione con il cortometraggio precedente)
Una storia d’amore travolgente, che attraversa tre decenni di passioni, dolori e speranze, in cui Nino e Yasmina si ritrovano insieme grazie al magnetismo che li attira reciprocamente. Di fronte a una scelta impossibile tra amore e sopravvivenza, devono decidere se costruire una famiglia e cercare la felicità in Libano, o fuggire dalle tragedie che devastano il paese. Premio del pubblico alle Giornate degli Autori dell’ultimo festival di Venezia.
Anteprima alla presenza dell’attore protagonista Hasan Akil
MIDDLE EAST NOW 2025
REAL SCREEN [3° edizione]
Selezione di film documentario work-in-progress
INGRESSO LIBERO
Presentazione di 5 progetti di film documentario work-in-progress (WIP) provenienti da Algeria, Marocco, Siria, Turchia e Asia sud-Occidentale, alla presenza dei registi e produttori, che nell’occasione potranno interagire col pubblico e con una serie di professionisti per avere feedback sui loro progetti. Una giuria assegna il REAL SCREEN AWARD, contributo allo sviluppo del progetto più promettente. Un’occasione unica per il pubblico del festival di partecipare all’anteprima assoluta di storie uniche che diventeranno un film.
Hana, Algeria and Me
di Assia Tamerdjent, WIP, Francia, Algeria, 2025, 8’
Hana, Algeria and Me è la storia del ricongiungimento di due sorelle che l'Algeria ha fatto nascere e che poi ha separato.
Ashes
di Daham Alasaad, WIP, Siria, Francia, Germania, 2025, 9’
A Parigi, Berlino e Damasco, i sopravvissuti alla guerra siriana ricercano i criminali di guerra nascosti in Europa, per consegnarli alla giustizia. Poi accade l’inimmaginabile: la caduta del regime di Assad. Pace e giustizia sono finalmente alla portata dei siriani?
My Aunties
di Hazal Hanquet, WIP, Turchia, 2025, 9’
La quarantennale storia di amore e amicizia tra Aslı e Ayşın raccontata attraverso gli occhi di Hazal, cresciuta considerando entrambe le donne come sue zie. Ripercorrendo il loro percorso queer a Istanbul, Hazal scopre una storia di resilienza, amore e silenziosa ribellione in una società che cercava di tenerle nascoste.
Truth Hides So Well
di Jabrane Lakhssassi, WIP, Marocco, 2025, 8’
Un giovane alla ricerca di guarigione affronta la solitudine e il dubbio, che lo conducono a una storia d'amore inaspettata che lui crede essere un miracolo. Sarà reale o solo un miraggio?
Confidential Project from Southwest Asia
WIP, 10’, 2025
Potente viaggio intergenerazionale, in cui attiviste femministe dell'Asia sud-occidentale rivendicano le proprie narrazioni, collegando passato e presente per sfidare l'oppressione e riscrivere la storia della resistenza.
Programma delle proiezioni tutte alla presenza dei registi
 
										MIDDLE EAST NOW 2025
Do You Love Me
di Lana Daher, Libano, Germania e Francia, 2025, 75’ - v.o. inglese, arabo, francese - sottotitoli: inglese, italiano
INGRESSO: €5 intero
Una lettera d’amore a Beirut. Un viaggio giocoso e intimo nella memoria audiovisiva del Libano, che abbraccia settant’anni di film, programmi televisivi, home video e fotografie, e che esplora la psiche collettiva di un paese attraversato da gioia e intimità, lutti e distruzione. Attraverso gli occhi della gente, di filmmaker e artisti, il film rielabora una storia frammentaria in un paese privo di un archivio nazionale, e celebra l’espressione creativa come un modo per resistere, rinnovarsi e preservare la memoria.
MIDDLE EAST NOW 2025
NON ESISTE UN TITOLO ADATTO
Selezione di cortometraggi
INGRESSO: €5 intero
Una riflessione, attraverso quattro film, sullo stato di devastazione e desolazione che lascia la guerra. Introduce la giornalista Laura Silvia Battaglia, in conversazione con il regista palestinese Mohammed Majdalawi e con il regista libanese Ghassan Salhab sul suo ultimo film NO TITLE.
Le Monde
di Mohammed Bakri, Palestina, 2025, 6’
L’ultimo lavoro del famoso regista e attore palestinese Mohammed Bakri, l’autore di “Jenin... Jenin”.
Mashed Potatoes
di Suha Araj, Stati Uniti, 2024, 13’ - v.o. inglese - sottotitoli: inglese, italiano
Mentre preparano una cena in occasione del Friendsgiving, una coppia araba discute sui meriti del giornalista americano Thomas Friedman a partire dagli attacchi dell'11 settembre fino a oggi. Con gli attori Cynthia Samuel Bakri e Adam Bakri.
Anteprima italiana alla presenza della regista
One Day I Will Hug You
di Mohamed Fares Al Majdalawi, Palestina, Svezia, Qatar, 2025, 18’ - v.o. arabo, norvegese - sottotitoli: inglese, italiano
Quando il padre palestinese Abou Yousef parte per Gaza dopo aver vissuto per dieci anni in Norvegia, sua figlia Mai inizia ad affrontare il distacco emotivo causato dai vent'anni di prigionia del padre in Israele.
Anteprima italiana alla presenza del regista
No Title
di Ghassan Salhab, Libano, 2025, 42’ - v.o. arabo - sottotitoli: inglese, italiano
“I disastri rovinano tutto, mentre lasciano tutto com'è”, ha scritto Maurice Blanchot. Dai quartieri meridionali di Beirut al Libano del sud, un'auto si fa strada attraverso il paese devastato. Non esiste un titolo per tanta desolazione, come sostiene il grande regista libanese Ghassan Salhab.
Anteprima italiana alla presenza del regista
MIDDLE EAST NOW 2025
The Last Ambassador
di Natalie Halla, Austria, 2025, 77’ - v.o. dari, inglese - sottotitoli: inglese, italiano
INGRESSO: €5 intero
"La pace non è l'assenza di guerra, ma la presenza della giustizia”. Questo il motto di Manizha Bakhtari, ambasciatrice afghana a Vienna che, in seguito alla presa di potere dei Talebani, si è ritrovata a rappresentare un paese privo di un governo riconosciuto a livello internazionale. Nonostante l'isolamento finanziario e logistico, Bakhtari sfida il regime e continua a battersi per i diritti delle donne e delle ragazze afghane. Con il programma “Figlie” promuove l'istruzione clandestina delle giovani del suo Paese e guida la resistenza politica contro i Talebani, diventando una delle più importanti portavoce internazionali delle donne dell'Afghanistan.
Anteprima italiana alla presenza della regista Natalie Halla
MIDDLE EAST NOW 2025
Ingredienti di identità: incontro con lo chef palestinese Sami Tamimi
[IL PUNTO DELLE 19:30] Talk
INGRESSO LIBERO
Chef palestinese, co-animatore dei celebri ristoranti londinesi Ottolenghi, la sua cucina è un atto di identità e resilienza. Tamimi presenta il suo nuovo libro Boustany. A Celebration of Vegetables from My Palestine, in dialogo con Silvia Chiarantini e Fidaa I A Abuhamdiya (autrici di “Pop Palestine. Viaggio nella cuicina popolare palestinese).
 
										MIDDLE EAST NOW 2025
Lybian Death Squad
di Mohammad Maamoun, Libia, 2025, 14’ - v.o. arabo, inglese, tedesco - sottotitoli: inglese, italiano
INGRESSO: €7 intero / €5 ridotto (in combinazione con il film successivo)
Spesso oscurato dal nazismo di Hitler, il fascismo di Mussolini riemerge in Libyan Death Squad. Dopo aver massacrato i libici, Mussolini manipola i libici facendogli credere che il loro vero nemico sia l'Etiopia, spingendoli a combattere a fianco dei loro oppressori. Attraverso rari filmati d'archivio e un sorprendente simbolismo, il film riporta alla luce la storia sepolta della dominazione della Libia, esponendo le trappole infinite del fascismo per riscrivere la memoria e schiavizzare le nazioni.
MIDDLE EAST NOW 2025
My Father and Qaddafi
di Jihan K, Stati Uniti e Libia, 2025, 88’ - v.o. inglese, arabo, francese - sottotitoli: inglese, italiano
INGRESSO: €7 intero / €5 ridotto (in combinazione con il cortometraggio precedente)
In My Father and Qaddafi, la regista Jihan K ricostruisce la figura di un padre che ricorda a malapena: Mansur Rashid Kikhia era un avvocato per i diritti umani, ministro degli Esteri della Libia e ambasciatore presso le Nazioni Unite. Dopo aver prestato servizio nel regime sempre più brutale di Gheddafi, ha abbandonato il governo ed è diventato un leader dell'opposizione pacifica. Per molti, Kikhia è stato una stella nascente che avrebbe potuto sostituire Gheddafi, ma nel 1993 è scomparso dal suo hotel in Egitto. La madre della regista, Baha Al Omary, lo ha cercato per diciannove anni, con l’obiettivo di ritrovare il corpo. La ricerca della verità da parte di Jihan si trasforma in una curiosità più profonda, avvicinandola sia al padre, sia alla sua identità libica.
Alla presenza della regista Jihan K
MIDDLE EAST NOW 2025
RIVERBOOM
di Claude Baechtold, Svizzera, 2023, 96' - v.o francese, inglese, pashtu, sottotitoli: italiano
INGRESSO: €7 intero / €5 ridotto
L’odissea selvaggia di tre giovani giornalisti di guerra - Claude Baechtold, Paolo Woods, Serge Michel - nel caos dell’Afghanistan poco dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. Serge, un giornalista stacanovista, Paolo, un fotografo tanto gioviale quanto ignaro, e Claude, un tipografo svizzero con un malato senso di prudenza. Un road-movie emozionante, una tragicommedia documentaristica piena di umorismo e autoironia.
Alla presenza del regista e dei protagonisti
MIDDLE EAST NOW 2025
Gaza immaginata, Gaza immaginaria, la Gaza che immaginiamo
Talk finale
INGRESSO LIBERO
Una tavola rotonda che parte dalla drammatica realtà della Striscia di Gaza, dove da due anni è in corso un genocidio, esplorando possibili visioni di un territorio un tempo vitale, ora ridotto a terra di nessuno. Un'occasione per riflettere su memoria, futuro e prospettive, con giornalisti, storici e urbanisti che vivono, studiano e lavorano in quei luoghi. Con Maria Chiara Rioli, storica; Chicco Elia, giornalista; Alessandra Annoni, giurista; Rawad Choubassi, urbanista; Loay Elbasyouni astrofisico e astronomo (in collegamento), Anna Di Giusto (autrice di “La Nona Candela” - Carmignani Editrice), Guy (attivista pacifista israeliano). Modera Laura Silvia Battaglia.
 
										MIDDLE EAST NOW 2025
Les Miennes
di Samira El Mouzghibati, Marocco, Belgio e Francia, 80’ - v.o. arabo - sottotitoli: inglese, italiano
INGRESSO: €5 intero
E’ la storia personale della regista Samira, la più giovane di cinque sorelle, consapevole dell'eredità oscura che queste portano con sé, legata a un tragico incidente tenuto nascosto. Decide di riunire la famiglia per un incontro eccezionale, con una macchina da presa alla mano e con la speranza di aiutarsi a vicenda senza dover passare attraverso uno psicologo o un Imam. La madre però rimane in silenzio, incapace di aprirsi. È solo quando Samira arriva nel suo villaggio natale che la madre rivela i suoi segreti più nascosti, i suoi rimpianti e la forza che ha dovuto trovare per andare avanti. È in quel momento che emerge il profondo legame che le unisce, segnato da un amore contrastato e da un rifiuto che ha segnato il loro cammino.
Anteprima alla presenza della regista Samira El Mouzghibati
MIDDLE EAST NOW 2025
IL RUOLO DELLA TURCHIA IN UN MEDIO ORIENTE A PEZZI
Selezione di cortometraggi
INGRESSO: €5 intero
Happiness
di Fırat Yücel, Paesi Bassi e Turchia, 2025, 18’ - v.o inglese, olandese, turco, arabo, serbo – sottotitoli: inglese, italiano
I disturbi del sonno sono onnipresenti al giorno d'oggi. Questo diario digitale racconta le notti insonni di un gruppo di attivisti e immigrati ad Amsterdam, assorbiti dai genocidi e dalle atrocità trasmessi in tempo reale. Sono alla ricerca di soluzioni per ridurre il tempo trascorso davanti allo schermo. Ma poi un'ansia particolare prende il sopravvento: cosa succederà nel mondo mentre sono offline?
Anteprima italiana alla presenza del regista
Seen Unseen: An Anthology of (Auto)Censorship
di Fırat Yücel, Erhan Örs, Sibil Çekmen, Serra Akcan, Nadir Sönmez, Hakan Bozyurt, Can Memiş e Belit Sağ, Paesi Bassi e Turchia, 2024, 66’ - v.o. turco, curdo, inglese - sottotitoli: inglese, italiano
In un momento in cui la censura in Turchia sta diventando sempre più severa, artisti e registi si ritrovano sempre più spesso a dover tacere. Questa raccolta di film del collettivo di registi Altyazı Fasikül: Free Cinema, esteticamente eclettica e politicamente audace, sottolinea la necessità di essere critici in tempi di censura e repressione. Riflessioni sulle proteste di Gezi Park, celebrazioni di luoghi dedicati a incontri occasionali, critiche al sistema penitenziario e l'esumazione delle tracce del genocidio armeno: una miriade di storie sull'attuale panorama politico della Turchia potrebbero e dovrebbero essere raccontate da registi impegnati in modo critico.
Anteprima italiana alla presenza dei registi
MIDDLE EAST NOW 2025
50 Meters
di Yomna Khattab, Egitto, Danimarca eArabia Saudati, 2025, 72’ - v.o. arabo - sottotitoli: inglese, italiano
INGRESSO: €5 intero
Siamo al Cairo, in una piscina di cinquanta metri di una squadra di acquagym composta da uomini ultrasettantenni. Yomna, regista esordiente, lotta per realizzare il suo primo film. Decide di puntare la telecamera sul padre distante, e usare gli elementi del film per avvicinarlo. Attraverso la scrittura di scene di finzione e la stesura di voci fuori campo, riesce a rompere il guscio del padre e a condividere con lui i suoi interrogativi esistenziali. Mostrando finalmente la sua vulnerabilità, Yomna riesce a riconciliarsi con il padre e con se stessa, andando avanti nelle sue scelte di vita. Documentario intenso e coinvolgente, vincitore del NEXT:WAVE Award al festival CPH:DOX di Copenhagen.
Anteprima Italiana alla presenza della regista Yomna Khattab
MIDDLE EAST NOW 2025
The Horse of Jenin
performance teatrale solista scritta e interpretata dall'attore e comico palestinese Alaa Shehada - v.o. inglese sott. italiano
INGRESSO: € 10 UNICO (in combinazione con la cerimonia di chiusura)
Per la prima volta in Italia arriva a Middle East Now la performance teatrale solista scritta e interpretata dall’attore e comico palestinese Alaa Shehada, che ha spopolato al festival di Edimburgo e sta raccogliendo consensi in tutta Europa. THE HORSE OF JENIN racconta una storia universale, quella di un bambino che cresce a Jenin e che come ogni bambino al mondo desidera soprattutto giocare e divertirsi. Il cavallo è un simbolo arabo di libertà e ricorre spesso nella vita di Alaa. Nella sua città natale, in Palestina, c’è una statua di un cavallo alta 5 metri, realizzata con i detriti di ambulanze, auto e case bombardate che vuole rappresentare la resistenza e la resilienza. È l’orgoglio di Jenin. Quando un bulldozer israeliano la ruba, Alaa si chiede: che fine ha fatto il cavallo? È stato arrestato? È stato interrogato? E ha raccontato i segreti di Alaa? Una straordinaria storia sulla resilienza che l’immaginazione porta con sé.
MIDDLE EAST NOW 2025
Cerimonia di chiusura
Cerimonia di chiusura di Middle East Now 2025
INGRESSO: €7 intero / €5 ridotto (in combinazione con il film successivo)
Premiazioni:
“Middle East Now Audience Award” al miglior film votato dal pubblico
“Premio Cinema Iran – Afghanistan 2025” al miglior lungometraggio / documentario dall’Iran
“Middle East Now Staff Award 2025” al miglior corto o mediometraggio
“Best OFF” al miglior cortometraggio d’autore assegnato da OFF Cinema
MIDDLE EAST NOW 2025
Kabul Between Prayers
di Aboozar Amini, Paesi Bassi e Belgio, 2025, 102’ - v.o. pashtu, farsi, dari - sottotitoli: inglese, italiano
INGRESSO: €7 intero / €5 ridotto (in combinazione con la cerimonia di chiusura)
Non un film sui talebani ma "con un talebano", un viaggio personale tra desiderio di vita e di morte che coinvolge adulti e bambini. Al centro della storia Samim, talebano fedele all'ideologia fondamentalista, ma che si confronta ogni giorno con le contraddizioni del suo quotidiano da marito e agricoltore e l'aspirazione al martirio, per la quale è stato preparato e istruito. Una dinamica che coinvolge anche il fratello quattordicenne Rafi, che mitizza Samim ed è già instradato verso il percorso di radicalizzazione. A distanza di quattro anni dal ritiro americano su cui vennero versati fiumi d’inchiostro, l’Afghanistan è virtualmente scomparso dai nostri notiziari. “Il mio film non è un invito alle superpotenze a intervenire, ma un tentativo di comprendere l’umanità che può ancora esistere dietro la radicalità delle scelte”, dice il talentuoso regista afgano Aboozar Amini acclamato al festival di Venezia.
Alla presenza del regista Aboozar Amini
 
										