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Ottobre 2019
  • martedì

    29/10/2019

  • mercoledì

    30/10/2019

  • giovedì

    31/10/2019

  • venerdì

    01/11/2019

  • sabato

    02/11/2019

  • domenica

    03/11/2019

  • lunedì

    04/11/2019


11:00
60° Festival dei Popoli

How I Did It

Incontro pubblico con gli autori

15:00
60° Festival dei Popoli

First Love

di Krzysztof Kieślowski, Polonia, 1974, 52 minuti

Una giovane coppia, lei ancora minorenne. La ragazza scopre di essere incinta e di non poter interrompere la gravidanza. Lo sguardo attento di Kieślowski li segue in tutte le loro scelte, nelle pratiche quotidiane che costruiscono il loro rapporto, la loro storia d’amore. First Love è uno straordinario esempio del lavoro sul documentario di Kieślowski, un lavoro in cui in gioco c’è sempre la questione della vicinanza (non solo fisica) della macchina da presa ai corpi e ai soggetti filmati.


16:00
60° Festival dei Popoli

CERRO QUEMADO

di Juan Pablo Ruiz, Argentina, 2019, 60 minuti

Cerro Quemado è la storia di un viaggio di due donne, madre e figlia, per riunirsi con la nonna di quest’ultima, che da tempo vive isolata nelle montagne della provincia di Salta, in Argentina. Il film restituisce il respiro, la durata di questo lungo cammino, in cui tre generazioni di donne, appartenenti alla stessa etnia, si ritrovano, si confrontano, mettono in gioco le loro diverse scelte di vita.


17:15
60° Festival dei Popoli

Sandoval’s Bullet

di Jean-Jacques Martinod, Ecuador, 2019, 18 minuti

Vagando attraverso la foresta pluviale, Isidro e suo fratello si ricordano dei tempi in cui lui si è trovato faccia a faccia con la morte. “È possibile morire e non rendersene conto? Forse siamo già tutti morti”. L’arte cinematografica ha gli stessi limiti dell’uomo, e allo stesso tempo la capacità di illudere di poterli superare.


17:16
60° Festival dei Popoli

All Cats are Grey in the Dark

di Lasse Linder, Svizzera, 2019, 18 minuti

Si fa chiamare “Catman”, l’uomo dei gatti. Christian infatti vive con le sue due gatte Marmelade e Katjuscha, e il trio è inseparabile. Desiderando di diventare padre, decide di far accoppiare l’amata Marmelade con un bellissimo gattone che viene da fuori. Un melodramma che racconta un rapporto fra umani e animali al di fuori delle convenzioni.

Alla presenza del regista


17:17
60° Festival dei Popoli

Progresso Reinassance

di Marta Anatra, Italia, 2019, 20 minuti

Tre ragazzi passano l’estate tra il mare e le strade della cittadina sarda dove abitano, percorrendole in bicicletta, esplorando i sentieri in mezzo alla vegetazione, attraversando scheletri metallici e ciminiere. Riposano e prendono il sole dando le spalle a un enorme impianto industriale sfocato dalla calura e dalla grana delle immagini. Dove siamo è chiaro, ma il quando non lo è altrettanto: i tre ragazzi sembrano attraversare un tempo indefinito, in un continuo scambio tra presente e passato.

Alla presenza della regista.


18:45
60° Festival dei Popoli

Non è sogno

di Giovanni Cioni, Italia, 2019, 96 minuti

Cosa senti dentro di te? Quella è la verità. Ma non devi nominarla, perché appena la nomini svanisce. La recita della vita. Il mondo fuori. Fuori, in carcere. Un film nato dal Laboratorio Nuvole, iniziato a ottobre 2016 presso il carcere di Capanne (Perugia) ispirato a Cosa sono le Nuvole di Pier Paolo Pasolini e a La Vita è sogno di Pedro Calderòn de la Barca.

Alla presenza del regista.


19:00
60° Festival dei Popoli

Bowland VR

Saletta Mymovies

Dalle ore 19.00 alle 20.00


21:00
60° Festival dei Popoli

Cunningham 3D

di Alla Kovgan, Germania, Francia, USA, 2019, 93 minuti. Proiezione in 3D

Nel 2019 ricorre il centenario del leggendario coreografo americano Merce Cunningham. Questo poetico film ripercorre l’evoluzione artistica di Cunningham nell’arco di tre decenni densi di rischi e scoperte (1944-1972) a partire dai primi anni come ballerino che lotta per affermarsi nella New York del dopoguerra, fino a quando si impone come uno dei coreografi più visionari e influenti del mondo. Grazie alla tecnologia 3D la filosofia e le vicende di Cunningham vengono intrecciate, dando luogo a un percorso in profondità all’interno del mondo del coreografo.


19:00
France Odeon 2019

La vie scolaire

di Grand corps malade e Mehdi Idir (Francia, 2019, 111’, v.o. sub ita e eng)

Samia, una giovane al primo importante impiego, arriva come consulente in una scuola della sua regione ritenuta da tutti "difficile". Qui, scopre i ricorrenti problemi di disciplina degli allievi, la realtà sociale del quartiere e le difficoltà, ma anche la vitalità e l'umorismo degli studenti e dei colleghi. La sua complicata situazione personale la avvicina sempre più a Yanis, studente insolente a cui vuole dare un futuro migliore.


21:45
France Odeon 2019

Thalasso

di Guillaume Nicloux (Francia, 2019, 93’, v.o. sub ita e eng)

Michel Houellebecq, provocatorio scrittore francese, incontra l'attore Gérard Depardieu in un centro di terapia acquatica a Cabourg. Insieme, cercano di sopravvivere al duro regime di salute a cui sono sottoposti dallo stabilimento. Gli eventi però li faranno uscire presto dai binari...


19:00
France Odeon 2019

L’enfer dans la ville

di Renato Castellani (Francia - Italia, 1959, 98’, v.o. fra e eng)

Accusata ingiustamente di complicità in un furto, Lina, giovane domestica, viene incarcerata. Il brutale contatto con il triste ambiente e con la tragica umanità che affolla la prigione atterrisce la ragazza che, però, poco a poco, grazie alla protezione un po' bonaria, un po' canzonatoria, di Egle, una recidiva, riesce a rassegnarsi alla propria sorte.


21:15
France Odeon 2019

Une fille facile

di Rebecca Zlotowski (Francia, 2019, 92’, v.o. ita e eng)

Naima ha 16 anni, vive a Cannes e ha deciso di concedersi l’estate per scegliere cosa vuole fare nella vita. Nel frattempo arriva sua cugina Sofia, che conduce una vita molto affascinante, per passare le vacanze con lei.


18:00
France Odeon 2019

Les Misérables

di Ladj Ly (Francia, 2019, 102', v.o. sott ita e ing)

Les Misérables segue la storia di Stéphane, un agente di polizia che si trasferisce dal comune francese Cherourg a Montfermeil, nella periferia di Parigi. Capisce fin da subito quanto la situazione tra le gang del quartiere sia tesa e fragile, una bomba ad orologeria pronta ad esplodere, e si troverà costretto a sporcarsi le mani e gli occhi, invischiato in prima persona nelle miserie dei bassifondi, polveriera di violenza e criminalità, e comprenderà le difficoltà della polizia nel mantenere la pace e l'ordine seguendo il sentiero della legalità.


20:00
France Odeon 2019

Mon chien stupide

di Yvan Attal (Francia, 2019, 105’, v.o. ita e eng)

Henri è nel bel mezzo di una crisi di mezza età. Addossa la responsabilità dei suoi fallimenti alla moglie e ai quattro figli. In un momento in cui rivaluta tutta la sua esistenza, un enorme cane, minaccioso e intemperante, decide di stabilirsi nella sua abitazione. Mentre Henri non potrebbe essere più che felice, il resto della famiglia e, in particolar modo, la moglie Cecile inizieranno a mal tollerare la situazione.


22:15
France Odeon 2019

Dernier amour

di Benoit Jacquot (Francia, 2019, 98’, v.o. ita e eng)

Avventuriero veneziano e amante del piacere, del gioco d'azzardo e dell'avventura: questi i tratti che caratterizzano Giacomo Casanova, che - in cerca di nuove emozioni - decide di recarsi a Londra. L'unico posto che conosce è un elegante bordello gestito da un francese. Lì vicino, Casanova incontra una giovane prostituta di nome Charpillon, per cui perde la testa. Nonostante i suoi tentativi, Charpillon non cede ai suoi desideri affrontandolo con una sfida che potrebbe farlo impazzire.


16:00
France Odeon 2019

Camille

di Boris Lojkine (Francia, 2019, 90’, v.o. ita e eng)

Giovane fotografa e giornalista idealista, Camille parte per la Repubblica Centrafricana per seguire la guerra civile che sta per iniziare. Quello che vede cambierà il suo destino.


17:30
France Odeon 2019

Un divan a Tunis

di Manele Labidi (Francia, 2019, 88’, v.o. ita e eng)

Selma Derwish, giovane donna cresciuta in Francia si laurea in psicoanalisi. Decide di tornare nella sua città d'origine, Tunisi, per aprire uno studio privato, ma la Tunisia reduce dalla Primavera araba non è la Francia e forse non è ancora pronta a una donna psicoanalista. Ben presto Selma si scontra con un ambiente per nulla favorevole: è così che la donna si imbatte in pregiudizi, caos e ignoranza, che finora non aveva mai preso in considerazione.


19:45
France Odeon 2019

Chambre 212

di Christophe Honoré (Francia, 2019, 86’, v.o. ita e eng)

Maria e Richard sono sposati da vent’anni. Una sera lui scopre che lei ha un amante: un suo studente dell’università. Non valgono a nulla le motivazioni che Maria adduce. Richard è sconvolto. Lei decide di trasferirsi senza andare troppo lontano: la stanza 212 dell’hotel di fronte casa. Da lì può avre euna visione a distanza sul consorte e sul suo matrimonio. Ma non sarà sola in questa riflessione.


22:00
France Odeon 2019

Le regard de Charles

di Marc Di Domenico (Francia, 2019, 83’, v.o. ita e eng)

Edith Piaf regala la sua prima videocamera a Charles Aznavour, un oggetto da cui non si separerà mai. Fino al 1982, il cantante e attore continuò a filmare ore di pellicola che costituiscono a oggi uno straordinario diario di vita, in cui sono impressi amori, lavori, successi, sacrifici, fallimenti e persino noia. Alcuni mesi prima della sua morte, Aznavour ha deciso di lavorare al materiale con Marc di Domenico per ricavare un film dai suoi film.


15:00
60° Festival dei Popoli

Rediscovery

di Phie Ambo, Danimarca, 2019, 77 minuti (età consigliata 11+)

47 bambini vengono lasciati liberi in uno spazio alla periferia di Copenaghen, dove la natura ha preso il sopravvento. È in questo luogo che, per dieci settimane, la natura sarà la loro insegnante. I protagonisti del film sono i bambini, accompagnati dalla voce della natura – narratrice d’eccezione in questo film – che racconta e pone domande: “Cosa significa imparare? Che cosa si impara quando sentiamo il vento tra i capelli o la pioggia sulle guance? Cosa hai sentito arrampicandoti e sedendoti in cima al mio castagno più alto? Cosa rimane di questa esperienza?”.


16:30
60° Festival dei Popoli

Medium

di Laura Cini // Concorso italiano Italia, 2019, 83 minuti

Tarika ha dedicato la vita ad imparare a gestire la sua capacità innata di comunicare con l’aldilà. Nel suo mondo entra Sirio, un uomo la cui vita è stata lacerata dalla tragica morte della moglie, e Nadia, una donna vibrante che nasconde un oscuro passato di famiglia. Grazie alle capacità di Tarika di varcare la soglia tra vita terrena e ultraterrena, Sirio e Nadia superano i loro limiti, ottenendo una seconda possibilità di affrontare alcuni problemi irrisolti con i loro defunti, che diventa il veicolo per prendere coscienza della loro natura più profonda e del loro viaggio come esseri umani.

Alla presenza della regista


18:15
60° Festival dei Popoli

Bowland VR

alla presenza degli artisti

18:16
60° Festival dei Popoli

John & Yoko: above us only sky

di Michael Epstein, UK, 2018, 90 minuti

Above Us Only Sky rivela la profonda collaborazione creativa fra John Lennon e Yoko Ono nella produzione dell’album Imagine, rievocando quell’epoca ma anche mettendo in risalto quanto quella musica e quel messaggio parlino ancora al pubblico di oggi. Grazie alla piena cooperazione della John Lennon Estate e alla piena disponibilità di Yoko Ono, il film esamina come l’attivismo, la vita politica, la musica della coppia fossero intrinsecamente collegati. Grazie a filmati inediti di John e Yoko, interviste nuove e materiali d’archivio, il film illustra come il messaggio dell’album invitasse a una forma di impegno radicale e come quest’opera si rivela più attuale che mai.


21:00
60° Festival dei Popoli

Sea-Watch 3

di Jonas Schreijäg, Nadia Kailouli, Germania, 2019, 112 minuti

Arrestata dopo aver portato un gruppo di rifugiati sulla costa italiana, la capitana tedesca Carola Rackete ha fatto notizia a livello internazionale lo scorso giugno, quando ha attraccato la nave privata di salvataggio “Sea-Watch 3”, senza permesso, nel porto di Lampedusa. Ma che cosa era successo prima che si accendessero i riflettori dei media, durante le quasi tre settimane di stand-off in mezzo al Mediterraneo? Il documentario Sea-Watch3 porta lo spettatore il più vicino possibile agli eventi. I due registi erano a bordo fin dal primo giorno. Hanno girato quando l’equipaggio di Sea-Watch ha salvato 53 persone da un gommone, in mezzo al mare, quando la polizia italiana è salita a bordo alle 2 del mattino per consegnare un avvertimento personale di Matteo Salvini e – cosa più importante – hanno ascoltato i rifugiati raccontare da cosa erano fuggiti: gli
orrori raccapriccianti della Libia.

Alla presenza dei registi


15:00
60° Festival dei Popoli

Who Made You?

di Iiris Härmä, Finlandia, 2019, 55 minuti

“The uncanny valley”, in italiano “la valle perturbante”, è quell’area dell’Intelligenza Artificiale che si occupa di analizzare l’amabilità di robot sempre più antropomorfizzati insieme all’inesorabile senso di perturbante frustrazione derivata dal loro essere ‘quasi umani’. Who made you? ci conduce in Finlandia, Svezia, Spagna, Grecia e Giappone per esplorare lo scenario futuribile a partire dall’attuale stato della ricerca. A che punto è la sperimentazione robotica?


16:00
60° Festival dei Popoli

Mars, Oman

di Vanessa Del Campo Gatell, Belgio, 2019, 20 minuti

Degli astronauti mettono piede sulla terra rossa del deserto dell’Oman davanti agli occhi increduli dei beduini. Due liceali costruiscono castelli in aria. Un ragazzino si allena per saltare più in lungo possibile. Ciascun personaggio sembra chiedersi quale sia il suo ruolo nell’universo. Intrecciando abilmente i legami fra nomadismo, esplorazione, colonizzazione e desiderio di libertà, la regista compone un film sull’ingegno dell’uomo.
Alla presenza della regista.


17:00
60° Festival dei Popoli

Las hermanas de Rocinante

di Alexandra Kaufmann, Germania, Svizzera, 2019, 82 minuti

Per trovare un nome al cavallo, Don Chisciotte, impiega ben quattro giorni e quattro notti - racconta Cervantes - perché Ronzinante, un ronzino malandato, è forte e maestoso ai suoi occhi e deve perciò avere un nome degno di tanto vigore. A differenza di Don Chisciotte, Lois, proprietaria di un rifugio per cavalli maltrattati sulla Costa Blanca, in Spagna, sa bene che i suoi sono denutriti o in fin di vita ma, come il protagonista del celebre romanzo, non si arrende. A dispetto delle difficoltà economiche e familiari, cura i suoi cavalli stabilendo con loro un contatto amorevole e di fiducia profonda.

Alla presenza della regista


18:45
60° Festival dei Popoli

Tënk

Evento speciale

La prima piattaforma dedicata al documentario d’autore arriva in italia!


18:46
60° Festival dei Popoli

Celebration

di Olivier Meyrou, Francia, 2018, 73 minuti

Mentre Yves Saint Laurent, tra i pù grandi stilisti parigini di alta moda, disegna i bozzetti della sua collezione finale, Pierre Bergé gestisce dietro le quinte una serie di eventi per celebrarlo come mito moderno. Immergendosi all’interno della casa di moda durante gli ultimi due anni di YSL, il documentarista Olivier Meyrou filma a coppia YSL-Bergé. In questo ritratto di quegli ultimi anni di YSL, il film offre una panoramica di osservazioni dietro le quinte, in cui Saint Laurent sembra fragile e a volte un po’ distante.


19:00
60° Festival dei Popoli

Bowland VR

Saletta Mymovies

Dalle ore 19.00 alle 20.00


21:00
60° Festival dei Popoli

A Dog Called Money

di Seamus Murphy, Irlanda, Gran Bretagna, 2019, 90 minuti

La cantautrice e musicista PJ Harvey e il pluripremiato fotografo Seamus Murphy hanno dato vita a una straordinaria collaborazione. In cerca di esperienze dirette su alcuni paesi sui quali intendeva scrivere, PJ Harvey ha accompagnato Murphy in viaggio in Afghanistan, Kosovo, Washington, per realizzare alcuni dei suoi reportage internazionali. Mentre Murphy raccoglieva immagini, la musicista raccoglieva parole. Una volta a casa le parole sono diventate poesie e canzoni, poi un disco, registrato alla Somerset House di Londra. In un ambiente costruito ad hoc, dietro uno specchio semiriflettente, il pubblico – dopo aver consegnato le proprie fotocamere – è stato invitato ad assistere alla produzione, che sarebbe durata cinque settimane, come fosse una scultura sonora live.


21:02
60° Festival dei Popoli

19’40’’

Concerto

Enrico “Der maurer”Gabrielli (fiati) + Sebastiano DeGennaro (elettronica e percussioni) suonano musica scritta.